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Natale e Capodanno al ristorante, ipotesi di apertura agli spostamenti tra comuni: le regole del nuovo Dpcm
12 Dic 2020 08:01

Le regole del nuovo Dpcm di Natale, entrato in vigore lo scorso 4 dicembre, hanno scatenato alcune proteste. Al centro delle tante domande c’è la questione relativa ai pranzi e alle cene per le Feste. A Natale e Capodanno posso andare al ristorante? Posso fare il pranzo a casa con i parenti? Il cenone di Capodanno fuori è consentito? Cerchiamo di fare il punto della situazione per chiarire alcuni dubbi.

Natale e Capodanno al ristorante, le regole del nuovo Dpcm

Sono tanti i dubbi sulle regole da rispettare nelle prossime Feste natalizie per contenere i contagi di Coronavirus. Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha comunicato giorni fa il contenuto del Dpcm di Natale, entrato in vigore il 3 dicembre.

Al suo interno sono contenute anche le norme per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Le restrizioni sono davvero tante e in molti hanno sollevato un polverone di protesta. Le Feste natalizie rappresentano il periodo dell’anno in cui si trascorre più tempo in famiglia. È l’occasione per riunirsi attorno ad un tavolo e trascorrere intere giornate insieme.

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Quest’anno, però, la pandemia di Coronavirus tira il freno sui festeggiamenti. Il rispetto delle regole anticontagio è fondamentale per la salute. Vediamo quindi quali sono nello specifico le misure da rispettare per le Feste di Natale, soprattutto per quanto riguarda alberghi e ristoranti.

Spostamenti vietati e coprifuoco

Uno degli aspetti fondamentali dell’ultimo Dpcm riguarda il divieto di spostamenti su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5 del mattino. Dal 4 dicembre al 15 gennaio, periodo di riferimento del decreto, scatta quindi un coprifuoco notturno. Le eccezioni riguardano coloro che si spostano per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Inoltre per Capodanno l’orario si allarga dalle 22 del 31 dicembre 2020 alle 7 del 1° gennaio 2021.

Oltre al coprifuoco, è in vigore anche il divieto di spostarsi da un comune all’altro. Questo divieto riguarda le giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021. Questa norma, come abbiamo avuto modo di spiegare in un articolo precedente, limita le possibilità di incontro. Di conseguenza permettere il pranzo al ristorante a Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma vietare gli spostamenti tra comuni è una beffa per molte strutture. Le più penalizzate sono gli agriturismi, che spesso si trovano fuori città.

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Il Governo, però, sta pensando a delle misure più morbide ad hoc per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Non è ancora stato deciso, ma sembra che si pensi ad aprire gli spostamenti tra comuni in questi giorni, per favorire coloro che vivono nei comuni più piccoli, che altrimenti rimarrebbero isolati.

Se così fosse, sarebbe un grande regalo di Natale per ristoranti e agriturismi. Per loro, infatti, è impossibile restare aperti facendo affidamento solo ai residenti. Ma la modifica della norma permetterebbe di contare sul bacino della Regione.

Sembra però che questo allentamento della maglia potrebbe riguardare solo le regioni in zona gialla. Nulla cambierebbe quindi per le strutture che si trovano in zona arancione o rossa. Per loro rimarrebbe in vigore l’obbligo di chiusura.

Pranzo di Natale al ristorante, si può?

Nuovo Dpcm, Natale

A questo punto veniamo ad un nodo fondamentale. In molti, infatti, si domandano se si può andare al ristorante a Natale.

Secondo le regole del Dpcm di Natale, i ristoranti che si trovano in “zona gialla” possono rimanere aperti dalle 5 fino alle 18. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici aperti al pubblico. Si specifica, inoltre, che il consumo al tavolo è consentito per un numero massimo di quattro persone per tavolo, salvo che si tratti di conviventi.

Il Dpcm quindi consente di andare a pranzo al ristorante per Natale, Santo Stefano e Capodanno, nelle zone gialle. Al tavolo, però, possono stare solamente conviventi o, al massimo, altre tre persone non conviventi.

La situazione cambia notevolmente per i ristoranti che si trovano in zona arancione e rossa. Per loro vige l’obbligo di rimanere chiusi, anche nei giorni di festa. Non si potrà quindi andare al ristorante per Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma è consentito ordinare d’asporto o a domicilio.

Il servizio di asporto, infatti, è consentito fino alle 22, con divieto però di consumazione sul posto e nelle vicinanze.

Si può festeggiare in casa con i parenti?

Trascorrere le Feste al ristorante non è un’abitudine che interessa chiunque. In molti, infatti, preferiscono i pranzi e le cene in casa. Enormi tavolate di amici e parenti per festeggiare il Natale. Ma quest’anno si può festeggiare in casa non i parenti?

Il fine delle regole presenti nel Dpcm è quello di scongiurare le riunioni tra parenti e amici, soprattutto nei giorni di festa. Questo per evitare assembramenti tra persone non conviventi. Una misura varata a tal proposito è proprio il divieto di spostamento tra Comuni, cui abbiamo già accennato. Nel Dpcm si legge infatti: “…con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Un limite che scoraggiato molte persone.

Cenone di Capodanno in hotel? Sì ma in camera

Dpcm di Natale

Per quanto riguarda il Capodanno, mettiamo subito in chiaro che il cenone in hotel è vietato. La ristorazione negli alberghi continua ad essere consentita per gli ospiti senza limiti di orario.

Si fa un’eccezione per Capodanno. Dalle 18 del 31 dicembre 2020 alle 7 del 1° gennaio 2021 la ristorazione negli alberghi è consentita solo in camera. Se volete un cenone in hotel per Capodanno, quindi, vi verrà servito in camera.

Immagini da Pixabay


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