Mangiare carni di zebra e cammello nel Casertano, la scommessa dei fratelli De Matteo

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Chi avrebbe mai pensato di poter mangiare zebra e cammello vicino a Caserta? È la proposta di due giovani fratelli di Maddaloni. Daniele e Umberto De Matteo, rispettivamente di 22 e 26 anni, sono due macellai “figli e nipoti d’arte”, che hanno deciso di aprire un locale con il supporto dei finanziamenti di «Resto al Sud».

De Matteo, macellai da 4 generazioni

È partita un anno fa l’esperienza di Daniele e Umberto. Il locale, “De Matteo alla brace”, ha aperto i battenti il 6 giugno 2019. E a giudicare dal successo avuto finora, i due fratelli ci avevano visto lungo. Sono due giovani con tanta voglia di fare impresa e una capacità di innovazione che poggia su solide esperienze formative. Sulla base di tutto questo, hanno deciso di intraprendere la loro attività di bracisti.

Forte il legame con la tradizione. La scelta del 6 giugno come giorno di apertura sembra non essere casuale. Lo stesso giorno di quaranta anni prima, infatti, fu il nonno ad avviare la prima macelleria di famiglia. I due fratelli, inoltre, hanno avuto modo di imparare sul campo i segreti del mestiere anche grazie all’esperienza del bisnonno allevatore bovino.

La sfida di Daniele e Umberto

Se il passato e la famiglia servono per gettare basi solide, la loro giovane età e la voglia di crescere li proiettano verso il futuro. Daniele, infatti, ha inizialmente lavorato nella macelleria “La Boutique delle carni” con il padre Pietro. Ha poi viaggiato e tra le sue esperienze si contano i corsi di formazione per la cottura delle carni, a Modena.

Grazie alla sua passione e alla sua intraprendenza, Daniele è diventato non solo un ottimo macellaio ma anche un bracista. Per un anno intero, inoltre, i due fratelli hanno lavorato nella patria della Chianina, in una nota braceria. Responsabile di sala uno e bracista l’altro.

“Vogliamo dedicare tutto questo al nostro papà Pietro – scrivono su Facebook – . È a lui che dobbiamo i nostri successi perché ci ha permesso di conoscere, imparare e mettere in piedi il nostro progetto”.

Nasce “De Matteo alla brace”

Un anno fa decidono di avviare un’attività tutta propria grazie ai fondi “Resto al Sud”. Umberto è prossimo al diploma di sommelier e nel locale di Maddaloni, oggi, si occupa della sala e dei vini. Vini nazionali ed internazionali, campani ma anche cileni, francesi e spagnoli vengono poi abbinati alle carni delle stesse nazionalità.
Daniele e Umberto hanno portato a Maddaloni una parte della cultura toscana, offrendo carne, vino e salimi di produzione della macelleria. Hanno anche pensato ad un tagliere personalizzato tanto da dargli il loro nome: “tagliere De Matteo”.
“Siamo orgogliosi – dicono – di aver portato a Maddaloni parte della cultura culinaria toscana che valorizza l’abbinamento delle carni pregiate a vini importanti, senza mai abbandonare la tradizione di famiglia”.

Carni esotiche, italiane e internazionali

La novità del locale dei fratelli De Matteo è l’uso di carni esotiche. A Maddaloni, infatti, potrete assaggiare filetto di zebra, canguro, cervo, struzzo, cammello e cinghiale. Una tipologia di filetto diverso ogni settimana. Tutto senza trascurare, naturalmente, in made in Italy, il cui pezzo forte è la Chianina di Foiano della Chiana. Non manca anche una selezione di carni nazionali ed internazionali: spagnole, finlandesi, danesi, americane, tedesche, polacche e olandesi.

I due fratelli sono sempre pronti a dare consigli ai propri clienti sulla scelta della carne “in vetrina” e sulle varie caratteristiche. Il locale è elegante e luminoso. La brace a vista è a carbone e legna, senza piastra. Il legno naturale e le musiche in sottofondo rendono ancora più accogliente l’ambiente.

Basta accomodarsi al locale, all’interno o all’esterno, scegliere la carne e il taglio e assistere alla cottura.

Immagini dalla pagina Facebook “De Matteo alla brace”

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