Le cozze regine assolute nelle tavole degli italiani: boom nel lockdown

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Le cozze italiane superano la prova del lockdown e tornano a essere le regine delle tavole degli italiani, con prezzi totalmente ribassati. Ad oggi infatti il prodotto, prettamente di qualità, viene venduto ad un prezzo al ribasso del 30%. Lo scorso anno, invece, si toccò un +50%. Dati che però rischiano di essere macchiati dall’invasione del prodotto estero, importato da Grecia e Spagna. La situazione è stata fotografata da Fedagripesca-Confcooperative che sta raccogliendo le forti preoccupazioni degli allevatori.

Cozze regina delle tavole, ma occhio al mercato estero

Le cozze dei due Paesi europei, infatti, solitamente soddisfano la domanda interna solamente durante l’inverno, in attesa che dalla tarda primavera a settembre siano pronte per la commercializzazione quelle di Puglia, Sardegna, Emilia Romagna, Liguria e Veneto, i principali poli produttivi nazionali.

La pandemia però ha frenato le esportazioni dei produttori spagnoli e greci che ora corrono ai ripari, cercando di espandersi e trovare mercato fuori stagione anche in Italia. Da qui, spiega Fedagripesca, l’effetto deprezzamento in un mercato che rischia di essere saturo. “Stiamo cercando di uscire dal tunnel di questa primavera. ma ora ci troviamo a fare i conti con importazioni destagionalizzate”, spiega dal Veneto Mirko, giovane produttore che contribuisce ad un settore che produce oltre 63 mila tonnellate di cozze l’anno, coprendo i due terzi della produzione comunitaria.

Come riconoscere le cozze italiane

Un prodotto salva-spesa che, secondo un sondaggio di Fedagripesca, vanta un ottimo rapporto qualità prezzo per il 33% degli italiani. Ma mai come quest’anno è bene saper riconoscere al momento dell’acquisto le cozze italiane e quelle importate. Quelle made in Italy sono più piccole delle spagnole e delle greche anche di un paio di centimetri, ma si presentano più piene con il guscio nero lucido, a differenza delle altre che hanno riflessi verdi e violacei.

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