L’agricoltura investe sull’hi-tech, Cia chiede al Governo un superbonus fiscale

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L’agricoltura è sempre più al passo con lo sviluppo tecnologico. Per fare fronte alle conseguenze della pandemia di coronavirus, però, ha bisogno di un sostegno dal Governo. La Cia-Agricoltori italiani propone, quindi, un superbonus fiscale che incentivi gli investimenti tecnologici in agricoltura con la possibilità di cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura.

Cia-Agricoltori italiani chiede al Governo un superbonus fiscale

Anche l’agricoltura è alle prese con la fase 3. Il lockdown imposto per far fronte all’emergenza sanitari ha messo in ginocchio anche questo settore. Non manca, però, la voglia di crescere e si strizza l’occhio anche all’hi-tech.

La proposta di Cia arriva dopo le recenti dichiarazioni del Sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi, sulle misure in favore dell’innovazione tecnologica allo studio del Governo. Cia chiede, dunque, all’esecutivo di non dimenticare l’agricoltura. La misura proposta avrebbe lo stesso meccanismo degli sgravi per le ristrutturazioni domestiche previsti dal Dl Rilancio. L’intento è quello di coinvolgere non solo i produttori ma tutti gli attori della filiera agroalimentare.

L’agricoltura investe sull’hi-tech, giro d’affari da 450 milioni

“L’agricoltura non è più la Cenerentola dell’economia nazionale quando si parla di tecnologia e mantiene un dialogo costante con il mondo delle università e della ricerca –sottolinea Dino Scanavino, presidente Cia-. Il giro d’affari dell’agricoltura 4.0 in Italia ha toccato quota 450 milioni di euro con una crescita del 22% su base annua e comprende tutto il complesso di tecnologie usate dalle nostre aziende per migliorare le rese e la sostenibilità delle coltivazioni, la qualità dei prodotti finali e le condizioni dei lavoratori”.

“Per continuare a produrre cibo fresco e sano, gli agricoltori dovranno puntare sempre più all’integrazione con l’Hi-Tech –chiosa Scanavino-, utilizzando tutte le risorse messe in campo dalla scienza per affrontare con strumenti efficaci le conseguenze del climate change e del dilagare delle fitopatie. Un superbonus fiscale che acceleri questo processo darebbe continuità agli sforzi già compiuti dal Governo a sostegno dell’innovazione rurale nell’ultima manovra e favorirebbe lo sviluppo economico dell’intero comparto agroalimentare, nel momento così delicato di rilancio del Paese dopo il lockdown”.

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