Le norme anti-Covid costringono ancora alla chiusura i ristoranti che non hanno uno spazio all’aperto. Lo chef stellato Marco Sacco, però, non si è arresto. Così lo storico ristorante “Piccolo Lago” di Mergozzo si trasforma in un bistrot open air. Ecco che nasce “Il Piccolino”.
La pandemia di Coronavirus ancora in atto non ci consente di tornare al ristorante in maniera normale. Ormai è passato già un anno da quando il mondo della ristorazione ha abbassato le saracinesche. Con le riaperture a partire dallo scorso 26 aprile, un barlume di speranza è spuntato all’orizzonte. Concessa l’apertura solamente ai ristoranti che si trovano in zona gialla e che dispongono di uno spazio all’aperto.
E se lo spazio esterno non c’è? Quando possibile, si crea. Ha fatto così lo chef stellato Marco Sacco, che non si è lasciato abbattere dalle restrizioni. Fortunatamente, ha potuto sfruttare il giardino dello storico ristorante “Piccolo Lago” e ha realizzato “Il Piccolino”, un bistrot open air. La chiusura forzata ha permesso un totale resyling dello spazio, così il bistrot adesso può aprire sia a pranzo (dalle 12 alle 14:30) sia a cena (dalle 18:30 alle 22), tranne il martedì. L’inaugurazione è stata lo scorso 3 maggio.
“Questo periodo di chiusura ci è servito per ripensare e arricchire l’offerta gastronomica in vista della riapertura – racconta Sacco, da 15 anni due stelle Michelin – abbiniamo l’unicità di una location esclusiva a una proposta food&drink raffinata ma allo stesso tempo informale, inaugurando una nuova fase della ristorazione stellata. Faremo dialogare la natura con l’innovazione urbana, la tradizione dei sapori del territorio con le ultime tecniche culinarie”.
L’offerta è molto varia. Presenti cinque box (quattro salati e uno dolce) con prezzi che vanno da 8 a 35 euro. Si possono così gustare i grandi classici del Piccolo Lago, come la Carbonara au Koque, e alcune nuove proposte che celebrano le materie prime del territorio. Tra queste la battuta di trota affumicata, il carpione di lavarello e la frittura di lago. Per i palati più esigenti nella carta si possono trovare mezze maniche, astice e pomodori confit, spaghettino con ostrica e caviale, filetto di manzo con salsa fois gras e sbrisolona di polenta.
‘Al Piccolino’ non è solo bistrot ma anche cocktail bar: la drinklist studiata da Simone Sacco presenta i cocktail che hanno segnato il successo di Piano35, al grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino.
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