E’ la più grande azienda agricola italiana con circa 15.000 ettari di terreni di proprietà distribuiti da nord a sud; 26 imprese che hanno scritto la storia dell’agricoltura in Italia.
Il Presidente è Giancarlo Fancel che saluta il nuovo anno con entusiasmo, annunciando una svolta al vertice, grazie all’insediamento del nuovo ad Igor Boccardo, promosso dalla presidenza.
Il nuovo amministratore delegato è un professionista dalla carriera solida e variegata. Ha percorso incarichi di rilievo in L’Oreal, Henkel, Mars, Unilever e Deoleo e, in soli quattro mesi dalla nomina, ha già acquisito un quadro chiaro in merito alle potenzialità dell’azienda e agli obiettivi da perseguire.
“E’ la prima volta che mi trovo ad affrontare un business così complesso, intendo nella quotidianità – ha dichiarato Boccardo – facciamo tante cose diverse e spesso le stesse cose vengono fatte in maniera diversa a seconda della realtà produttiva.”
Negli ultimi 3, 4 anni gli investimenti principali di Genagricola sono stati nel settore del vino, direzione nella quale il nuovo Ad ha messo a fuoco gli obiettivi da raggiungere, in grande comunione d’intenti con la presidenza.
“Dei 15.000 ettari dell’azienda, circa 900 sono dedicati al vino, un numero che ci posiziona come la quarta o quinta realtà imprenditoriale in termini di ettari vitati in Italia. Il vino che proponiamo sul mercato di vendita ci pone invece al 93° posto e il riallineamento di queste posizioni verso l’alto sarà il nostro principale obiettivo” afferma Boccardo. Ricorda anche che il vino è l’unico prodotto del gruppo che è direttamente rivolto al consumatore finale e che il viaggio intrapreso sarà percorso a piccoli passi ma tutti nella stessa direzione.
D’altronde il successo di Genagricola, la holding agroalimentare di Generali, è stato dettato proprio dalla voglia di stare sempre al passo con i tempi e di avanzare con costanza e attenzione alle evoluzioni del settore e della società.
Infine l’ad ha focalizzato la parola chiave principale che sarà sostenibilità, un modo di agire che accomuna da tempo tutte le attività produttive di Genagricola che certificherà tutti i suoi vini entro il 2020.
L’intervento dell’enologo Giovanni Casati ha confermato che l’agricoltura della holding è già da tempo integrata e all’avanguardia, perché questa sarà l’agricoltura del futuro, concludendo con una bella immagine: “La nostra tenuta Torre Rosazza ha le arnie che delimitano il vigneto”.
Lascia un commento