Frumento, messo a punto un nuovo mix in grado di resistere ai cambiamenti climatici

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L’agricoltura guarda sempre di più alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Ecco infatti che uno studio del Crea mostra la possibilità di dare vita ad una nuova pianta capace di esprimere la qualità dei grani duri, ma con la potenzialità produttiva del frumento tenero.

Frumento, messo a punto un nuovo mix in grado di resistere ai cambiamenti climatici

Nasce una nuova miscela di frumenti che è capace di contrastare i cambiamenti climatici. Si tratta di una pianta con le qualità del grano duro e le potenzialità produttive del frumento tenero. Lo studio, portato avanti dal Crea, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Trends in Plant Science. Non sarebbe la prima volta che l’istituto anticipa i futuri trend di ricerca disegnando nuove prospettive per il miglioramento genetico del frumento.

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Il lavoro propone di combinare la maggiore potenzialità produttiva del frumento tenero con le caratteristiche qualitative dei frumenti duri. Il tutto utilizzando le tecniche tradizionali di miglioramento genetico e di genome editing. Questo è quanto spiegano i due ricercatori Luigi Cattivelli, direttore del Crea Genomica e Bioinformatica e Anna Maria Mastrangelo del Crea Cerealicoltura e Colture industriali. Entrambi autori del lavoro.

Il Crea spiega infatti che il frumento tenero può essere più adattabile e quindi più produttivo anche in molte aree dove tradizionalmente si coltiva il duro. Generalmente si pensa che, per via delle loro differenze, le due specie non siano accomunabili.

Le differenze sono qualitative come la durezza del seme, la composizione proteica e il colore che determinano l’attitudine a produrre pasta, nel caso del duro o pane e dolci del tenero. Ma le due piante si differenziano anche sulla loro capacità di adattamento all’ambiente (resistenza a stress e cambiamenti climatici) e alla potenzialità produttiva.

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In particolare, alcuni studi evidenziano una potenzialità produttiva superiore nel frumento tenero rispetto al duro. Ma se le differenze qualitative sono controllate da pochi geni, quelle legate all’adattamento all’ambiente sono più complesse con una diversa configurazione genomica.

Sono due specie diverse ma allo stesso tempo hanno caratteristiche simili. Ecco perché, in determinate condizioni, è possibile incrociarle tra loro e trasferire geni da una specie all’altra.

 

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