';

Expocook vola a Roma nel segno della sovranità alimentare
17 Feb 2025 14:38

Foto di Serafino Geraci

Dal 23 al 26 marzo 2025 Roma ospiterà Expocook, un evento fieristico  dedicato al mondo dell’hotellerie, della ristorazione, del catering,  dell’enogastronomia ed oggi anche dell’alimentazione sostenibile. Quest’anno, infatti, il tema centrale sarà la sovranità alimentare, un  concetto che sta acquisendo sempre più rilevanza nel dibattito pubblico e  nelle politiche agroalimentari internazionali.  

L’Italia è famosa per la sua ricca tradizione culinaria e per la varietà di  prodotti tipici che caratterizzano ogni regione. La sovranità alimentare  promuove la valorizzazione di questi patrimoni culturali, incoraggiando il consumo di prodotti locali e di stagione. Expocook 2025 sarà una vetrina per chef e produttori che vorranno condividere le loro conoscenze e le loro storie, creando un legame. L’Italia gioca un ruolo mondiale di primo  piano sul tema della sovranità alimentare, infatti, grazie alle sue condizioni  bio climatiche – uniche al mondo – nonostante occupi soltanto lo 0,5% della  Terra è la prima nazione al mondo per biodiversità: 7.000 differenti vegetali,  segue il Brasile con 3.000; 58.000 specie di animali, segue la Cina con  20.000; 1.800 vitigni spontanei da uva, segue la Francia con 200; 997 tipi di  mele, in tutto il mondo ne esistono 1.227; 140 tipi di grano, seguono gli Usa  con 6; l’Italia possiede il 70% del patrimonio artistico e monumentale, il  rimanente 30% è sparso in tutto il resto del pianeta. 

Durante il «G7 2024 Divinazione Expo Agricoltura e Pesca» – evento  istituzionale di livello internazionale che si è tenuto a Siracusa dal 26 al 28  settembre 2024, il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con il patrocinio del Comune di Siracusa, ha organizzato  nell’isola di Ortigia una esposizione delle eccellenze dell’agricoltura, della  pesca, dell’acquacoltura, del settore vivaistico/forestale nazionale e delle  tecnologie innovative utilizzate, nonché numerosi eventi e convegni tematici. Per me è stato un momento di crescita personale e di importanti confronti  professionali con diversi operatori del settore agroalimentare. L’occasione mi  ha permesso di incontrare anche il Ministro Francesco Lollobrigida, ed invitarlo ad Expocook 2025, ma soprattutto mi ha consentito di approfondire la differenza tra sovranismo e sovranità alimentare. 

Tra programmi di approfondimento in tv e giornali online mi sono reso conto,  infatti, di essere stato orientato fin troppo negativamente verso il concetto di  sovranità alimentare che invece davvero poco c’entra con il sovranismo ma  che spesso viene volutamente associato da certi giornalisti. Sovranità  Alimentare non significa parlare di autarchia o di una qualche forma di  nazionalismo applicata alle politiche agricole e alimentari; significa garantire  il diritto dei popoli a determinare le proprie politiche alimentari senza  costrizioni esterne legate a interessi privati e specifici. È un concetto ampio e  complesso che sancisce l’importanza della connessione tra territori, comunità e cibo, e pone la questione dell’uso delle risorse in un’ottica di bene comune, in antitesi a un utilizzo scellerato per il profitto di alcuni.

Il mio stupore è stato grande quando – parlando con il Ministro – ho appreso  queste differenze e la mancanza di attinenza tra i due concetti. Quello è stato  il momento nel quale ho immaginato di proporlo come tema per la nona edizione di Expocook a Roma, con l’intento di diffondere il più possibile una corretta informazione su un tema che è alla base della nostra crescita economica, del nostro benessere sanitario, e della salvaguardia del pianeta.

La sovranità alimentare implica nuove relazioni sociali libere da oppressioni e  disuguaglianze fra uomini e donne, popoli, razze, classi sociali e generazioni.  Peraltro, in Italia, un Paese con una ricca tradizione enogastronomica ed una  biodiversità unica, questo principio assume un significato ancora più  profondo. Expocook 2025 si propone quindi non solo come un’importante  vetrina per l’industria alimentare, ma anche e soprattutto come occasione di  riflessione e dibattito su temi cruciali per il futuro del cibo in Italia. È l’opportunità per valorizzare le tradizioni culinarie italiane e promuovere un  modello alimentare sostenibile, equo e rispettoso delle risorse naturali. 

La sovranità alimentare dà priorità all’economia e ai mercati locali e  nazionali, privilegia l’agricoltura familiare, la pesca e l’allevamento  tradizionali, così come la produzione, la distribuzione e il consumo di alimenti  basati sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica; promuove un commercio trasparente che possa garantire un reddito dignitoso per  tutti i popoli e il diritto per i consumatori di controllare la propria  alimentazione e nutrizione. Essa garantisce che i diritti di accesso e gestione  delle nostre terre, dei nostri territori, della nostra acqua, delle nostre sementi,  del nostro bestiame e della biodiversità, siano in mano a chi produce gli  alimenti.

Il controllo sul sistema alimentare deve rimanere nelle mani degli agricoltori,  per i quali l’agricoltura è sia uno stile di vita che un mezzo per produrre  cibo. In sintesi estrema, le politiche agricole e alimentari non devono avere come priorità la massimizzazione del profitto economico, bensì la capacità di soddisfare le esigenze alimentari delle persone attraverso una produzione sostenibile e rispettosa del lavoro, attraverso la riduzione della distanza tra fornitori e consumatori e la riduzione dello spreco. Per questo si punta a sostenere l’agroecologia, ovvero un approccio  di ricerca scientifica di natura olistica che valorizza il sapere dei piccoli produttori; una serie di principi e di pratiche che migliorano la resilienza e sostenibilità dei sistemi alimentari preservando al tempo stesso la  coesione sociale; un movimento sociopolitico, che chiede la traduzione di  questi principi in politiche pubbliche locali, nazionali e globali e la piena  partecipazione della società civile nella loro attuazione.

In un momento in cui il settore agroalimentare affronta sfide sempre più  complesse, l’evento di Roma si pone come un punto di incontro per  costruire un futuro alimentare migliore, basato su principi di giustizia,  sostenibilità e rispetto per le comunità locali. La partecipazione di istituzioni, esperti e appassionati del settore renderà Expocook 2025 un evento imperdibile per chiunque desideri approfondire questo tema ed il suo impatto sulla nostra vita quotidiana. Durante i cooking show sul palco  principale, esperti del settore, agricoltori, ristoratori e rappresentanti delle  istituzioni si riuniranno per discutere le sfide e le opportunità legate alla  sovranità alimentare. Confidiamo più che mai – per quanto anticipato – sulla  presenza del Ministro Lollobrigida che ha acceso la scintilla che ha prodotto  tanto impegno sul tema. 

Abbiamo riassunto l’ampia tematica in 5 punti fondamentali che tratteremo sul palco principale dei cooking show. 

1. Sostenibilità e Agricoltura Biologica: l’Italia è uno dei leader europei  nell’agricoltura biologica. La promozione di pratiche agricole sostenibili è  essenziale per garantire un futuro alimentare sano e rispettoso dell’ambiente. 

2. Biodiversità e Filiera Corta: la valorizzazione delle produzioni locali e la  promozione della filiera corta sono elementi chiave per garantire la  freschezza dei prodotti e sostenere l’economia locale. Expocook offrirà uno  spazio dedicato alle eccellenze italiane e siciliane per presentare i produttori  locali ed i loro prodotti. 

3. Politiche e Normative: saranno affrontate le questioni legate alle politiche  agricole e alimentari, con un focus su come le normative possano supportare  la sovranità alimentare e proteggere i produttori locali. 

4. Disturbi alimentari e sana alimentazione: sensibilizzare i consumatori  sull’importanza di scelte alimentari consapevoli e sostenibili, soltanto  attraverso una corretta alimentazione si può raggiungere un’entusiasmante  “accordo di pace” tra peso, corpo ed emozioni, prevenendo, affrontando e  risolvendo con successo le cause dei disturbi alimentari, vivendo così una  vita piena e vera.  

5. Alterazione delle Condizioni Climatiche: l’aumento delle temperature e  le variazioni nei modelli di precipitazione influenzano le stagioni di crescita delle colture. Le estati più calde e secche possono ridurre la resa di molte  piante, mentre eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità, possono  danneggiare gravemente i raccolti. Il cambiamento climatico sta mettendo a  rischio molte varietà di piante tradizionali e locali, minacciando la biodiversità  agricola. L’aumento dell’erosione e della desertificazione, causati da eventi  climatici estremi e pratiche agricole non sostenibili, può compromettere la  fertilità del suolo, riducendo la produttività agricola nel lungo termine. Ciò  potrebbe portare a un cambiamento nella mappa agricola italiana 

Expocook 2025 non si limiterà dunque a presentare prodotti e tecnologie,  ma includerà anche iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere attivamente  la comunità. Attraverso laboratori interattivi, degustazioni e programmi  educativi, i visitatori avranno l’opportunità di apprendere di più sulla  produzione alimentare sostenibile e sull’importanza del consumo  consapevole.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento