Il nuovo “Dpcm a semaforo” firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vede l’Italia divisa in tre zone: rossa, arancione e gialla. Le regole da rispettare per il contenimento dei contagi da Covid-19 cambiano in base all’indice di rischio. Le nuove disposizioni, però, hanno creato una certa confusione per molti esercizi commerciali. Vediamo cosa cambia per bar e ristoranti in base alla zona di appartenenza della propria regione.
LEGGI ANCHE: Coronavirus, la nuova mappa dell’Italia: cosa cambia per bar e ristoranti
Il decreto firmato nella notte tra il 3 e il 4 novembre entrerà in vigore venerdì 6. I lockdown locali sono stati al centro di un lungo e difficile braccio di ferro tra governo e Regioni. L’Italia fino ad almeno il 3 dicembre sarà divisa in tre diverse aree, a seconda dell’indice dei contagi e delle fasce di rischio: una zona rossa (ad alto rischio), una zona arancione (intermedio) e una zona gialla (con rischio minore).
LEGGI ANCHE: Dpcm, ristoranti chiusi alle 18: impatto economico devastante, perdita di oltre un miliardo
Il cosiddetto “Dpcm a semaforo” ridefinisce le zone secondo l’indice di contagio Rt sulla base di un coefficiente elaborato su 21 criteri di valutazione.
Le restrizioni maggiori si hanno nelle regioni che rientrano nella zona “rossa”. Una regione entrata in una zona rossa vi rimarrà per un minimo di due settimane, se poi la situazione migliorerà potrà uscirne. Chiusi i negozi al dettaglio, tranne quelli che vendono generi alimentari, le farmacie, le edicole e i tabaccai. Chiusi anche i mercati non alimentari.
LEGGI ANCHE: Ristoranti ancora chiusi, Ambasciatori del Gusto: “Settore condannato a morte, non siamo untori”
Per quanto riguarda servizi di bar e ristorazione, sono chiusi anche quelli. Si fa eccezione per le mense e i catering continuativi e su base contrattuale. Le consegne a domicilio e l’asporto sono consentiti fino alle 22. Vietato, però, consumare sul posto o vicino.
Restano comunque aperte le aree di servizio lungo l’autostrada e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti.
Rientrano nella zona rossa: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria.
Nelle regioni con uno scenario intermedio sono sospesi i servizi di bar e ristorazione a esclusione delle mense e del catering continuativi e su base contrattuale. Concessi la consegna a domicilio e l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperte le aree di servizio lungo l’autostrada e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti.
LEGGI ANCHE: Nuovo Dpcm, il Consorzio Vino Chianti: “Colpo duro al settore”
Dal punto di vista della ristorazione, quindi, non ci sono differenze tra la zona rossa e quella arancione. Ciò che cambia riguarda la possibilità di muoversi all’interno del proprio comune, e la possibilità per i negozi di rimanere aperti al pubblico. Aspetti che stiamo escludendo da questa trattazione.
Rientrano nella zona arancione Sicilia e Puglia.
Tutte le regioni non citate nei precedenti paragrafi rientrano nella zona gialla, quella a rischio minore. Qui la situazione resta più o meno invariata rispetto al Dpcm del 24 ottobre.
Ristoranti e bar chiusi alle 18 con possibilità di fare asporto fino alle 22. Vietato, però, consumare sul posto o nelle adiacenze. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per ogni tavolo, salvo che siano tutti conviventi.
Permessa senza limiti di orario la ristorazione interna agli alberghi e nelle altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti. Coprifuoco dalle 22 alle 5.
A Nodo Nostro, l’iniziativa di Santa Filomena District per celebrare il primo anniversario, suggella l’impegno…
Le nuove frontiere sono sostenibilità, biodiversità, enoturismo, ricerca e innovazione
Presentato anche il Visitor Center: un momento di promozione per il caseificio Valvo di Enna…
Immaginate una serata speciale, dove i profumi inebrianti della cucina stellata incontrano la magia di…
Saranno presentati a Palermo i risultati di tre anni di attività: l'incontro promosso dal Coreras
«Certo che da voi in Sicilia si mangia bene»! Il biglietto da visita dei Cugini…