Covid, Pasqua in zona rossa: un italiano su tre rinuncia alle vacanze

Leggi l'articolo completo

L’emergenza Coronavirus non ha ancora allentato la presa. Il Governo ha pertanto stabilito che nel weekend di Pasqua 2021 per tutta l’Italia vigeranno le regole della zona rossa. Bar, ristoranti, agriturismi e pizzerie chiusi, quindi, e spostamenti vietati. Una decisione che ha fermato i programmi di viaggio di 1 italiano su 3 per le vacanze.

Pasqua in zona rossa: 1 italiano su 3 rinuncia alle vacanze

L’Italia si ferma ancora una volta a causa della pandemia. Le misure anticovid stabilite dal Governo hanno portato al passaggio di mezza Italia in zona rossa a partire dal 15 marzo e per le successive tre settimane. Il resto del Paese è arancione, ad eccezione della Sardegna che rimane bianca.

LEGGI ANCHE: Stretta di Pasqua per il Covid, ristoranti chiusi per 3 settimane: perdita di 5 miliardi

Se l’intento era quello di scoraggiare gli spostamenti, le gite fuori porta e le visite ad amici e parenti durante le feste di Pasqua e Pasquetta, l’obiettivo è stato raggiunto. Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè  sugli italiani a Pasqua prima della pandemia, in riferimento alle nuove strette anticovid, ben un italiano su tre (il 32%) è costretto a rinunciare alle vacanze. 

“Una decisione pesante per la mobilità che riguarda il primo lungo weekend primaverile di festa che rappresenta anche l’occasione – sottolinea la Coldiretti – per le consuete gite fuori porta. Un appuntamento importante che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti degli 24mila agriturismi italiani che sono stati duramente colpiti dall’emergenza Covid con perdite che hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro“.

Lockdown di Pasqua, costa 5 miliardi alla ristorazione

Il lockdown di Pasqua, secondo Coldiretti, porterà perdita stimata di circa 5 miliardi. La notizia della chiusura non è stata accolta con gioia, soprattutto dal mondo della ristorazione, che è stato uno dei più colpiti dalla pandemia. Si stima una perdita di quasi 400 milioni considerando i quasi 7 milioni di italiani che tradizionalmente consumano il pranzo di Pasqua fuori casa.

La prospettiva spaventa molto perché rischia di aggravare le difficoltà della ristorazione e travolgere a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy. Ricordiamo infatti che il valore di vino e cibi invenduti dall’inizio della pandemia ammonta a 11,5 miliardi.

 

 

Leggi l'articolo completo

Recent Posts

A Nodo Nostro, l’iniziativa di Santa Filomena District per celebrare il primo anniversario

A Nodo Nostro, l’iniziativa di Santa Filomena District per celebrare il primo anniversario, suggella l’impegno…

50 minuti ago

Report Assovini: così le aziende siciliane si rinnovano

Le nuove frontiere sono sostenibilità, biodiversità, enoturismo, ricerca e innovazione

2 ore ago

Confartigianato Imprese Sicilia alla Settimana della cucina italiana nel mondo

Presentato anche il Visitor Center: un momento di promozione per il caseificio Valvo di Enna…

3 ore ago

Cena stellata di beneficenza con lo chef Accursio Craparo per sostenere La Locanda del Samaritano di Catania

Immaginate una serata speciale, dove i profumi inebrianti della cucina stellata incontrano la magia di…

21 ore ago

Agricoltura, col progetto Sfinge grani antichi certificati con tecnologia blockchain

Saranno presentati a Palermo i risultati di tre anni di attività: l'incontro promosso dal Coreras

22 ore ago

Giusina in cucina allo Sfincione Fest di Bagheria: «Lo preparo a ogni cena con gli amici»

«Certo che da voi in Sicilia si mangia bene»! Il biglietto da visita dei Cugini…

1 giorno ago