Covid-19, secondo il 60% degli italiani l’alimentazione può rafforzare le difese immunitarie

Leggi l'articolo completo

Uno studio condotto dall’Università Cattolica dimostra che il 24% degli italiani è convinto che l’alimentazione possa essere veicolo del coronavirus. Il 60% ritiene invece che l’alimentazione possa essere una chiave per rafforzare le difese immunitarie contro Covid-19. L’indagine è stata condotta dal Centro Engage Minds Hub, specializzata nel campo del consumer health engagement, patient engagement, active ageing, healthy life styles presso l’Università.

Covid-19 e alimentazione, l’indagine

Dall’inizio della “fase 2” dell’emergenza Covid-19 il 15% della popolazione italiana dichiara di aver aumentato il consumo di integratori alimentari per difendersi dalla malattia. Una tendenza ancora più marcata tra coloro che hanno un titolo di studio elevato e che più temono il rischio di contagio da Covid-19.

“C’è bisogno, per questo, di trovare un linguaggio comune tra scienza e cittadini, intesi sia come consumatori che pazienti“. Questo il parere di spiega Guendalina Graffigna, direttrice di Engage Minds Hub e autrice della ricerca su alimentazione e Covid-19.

Covid-19 e alimentazione, il parere del prof. Ricciardi

In merito all’indagine condotta, il professor Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia da coronavirus, ha lanciato un appello a un maggior impegno politico degli scienziati. Occorre infatti colmare il gap di consapevolezza nei cittadini, allontanando i falsi miti.

“Anche per noi scienziati – sostiene Ricciardi – non è più il tempo di dedicarci solo ai lavori scientifici, di pubblicare lavori ad alto impact factor, di parlare ai congressi. Se la decisione politica non viene basata sull’istruzione, sull’alfabetizzazione, sulla messa in sicurezza e sui comportamenti corretti corriamo il rischio di ricadere nella stessa situazione a breve. Questo terremoto deve averci insegnato qualcosa”.

Secondo il professor Ricciardi la ricerca dimostra che si sono ancora troppi “illiterate”, cioè persone che non comprendono testi complessi, fenomeni complessi e comportamenti complessi. Non si possono trovare soluzioni preconfezionate, ma risposte chiare in termini di comunicazione. Per questo, secondo il professor Ricciardi, sul tema dell’alimentazione serve un’alleanza tra scienza e politica e tra scienza e comunicazione.

 

Leggi l'articolo completo

Recent Posts

Sicilia secondo vigneto d’Italia, i bianchi e il bio trainano l’Isola: IL REPORT

La Sicilia è il secondo “vigneto” d’Italia per estensione, con 95.760 ettari coltivati, ed è la…

2 giorni ago

Saccharum, arriva la pizzetta di Gioacchino: “Un ricordo della mia adolescenza”

Gioacchino Gargano, pizzaiolo e patron di Saccharum, pluripremiata pizzeria ad Altavilla Milicia, presenta 'Ricordo di…

2 settimane ago

Tre nuove marmellate “Donnalia”: l’azienda di Delia esalta i sapori siciliani

Due nuove marmellate e una confettura: ecco le novità del marchio Donnalia, l’azienda di Delia,…

2 settimane ago

La nuova era del Nocera: presentato alla 56esima edizione del Vinitaly il Nocera Pet Nat Rosato di Cantine Amato, un vino ancestrale che parla ai giovani

È nato con i migliori auspici l’ultimo vino di Cantine Amato, vivace realtà siciliana a…

2 settimane ago

Generazione next: il nuovo volto del vino siciliano

Crescita, dialogo, territorio: il passaggio generazionale nel mondo del vino siciliano presentato il gruppo all’interno…

2 settimane ago

Supply chain agroalimentare: STEF si conferma punto di riferimento per i servizi a temperatura controllata

La gestione della supply chain agroalimentare è di per sé un processo complesso e delicato, ma oggi…

2 settimane ago