Come si fa una nutrizione sana ed equilibrata?

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L’importanza della giusta alimentazione e quindi dell’adeguata nutrizione, ha ormai raggiunto una consolidata notorietà. Specialmente oggi, in un mondo che viaggia veloce e che ci costringe a fare delle scelte che possono aumentare il nostro livello di stress, la nutrizione sana ed equilibrata può essere un’arma giusta per cercare di vivere meglio e ovviamente più a lungo. Cerchiamo di scoprire, quindi, tutto ciò che c’è dietro ad ogni aspetto possibile legato alla nutrizione.

Quali sono i danni di una nutrizione forzata?

Avrete sentito parlare, specie negli ultimi tempi, del problema della nutrizione forzata (o alimentazione forzata). Si parla di quell’alimentazione che viene generalmente effettuata tramite un sondino e che si utilizza su soggetti il cui apparato digerente funziona normalmente, oppure no, ma che non riescono a mangiare il quantitativo adeguato di cibo per coprire il fabbisogno nutrizionale

Questi soggetti possono presentare, per esempio: uno scarso appetito cronico; insufficienza epatica; una lesione che impedisce loro di aprire la bocca e nutrirsi normalmente; il coma o uno stato di incoscienza; denutrizione proteico-energetica grave. 

Qualora i soggetti fossero malati o denutriti, potrebbe anche essere necessario un intervento chirurgico per alimentarli con un sondino interno. La differenza cruciale con l’alimentazione per via endovenosa è che permette di preservare meglio la struttura dell’apparato digerente; ha un costo inferiore e causa meno complicanze.

Come pubblicizzare al meglio la nutrizione per anziani e bambini?

Specialmente con l’avvento di Internet, si è venuta a creare un’altra problematica significativa per quanto concerne la nutrizione: stiamo parlando della pubblicità o sponsorizzazione di un certo tipo di alimentazione e alimenti in sé. L’industria alimentare si sta impegnando, pian piano, a proteggere i bambini e gli anziani, soggetti deboli, da una pubblicità aggressiva che sponsorizzi cibi poco sani. 

Va detto, però, che tante organizzazioni di settore lamentano uno scarso impegno delle aziende in questione. Sono state chieste negli scorsi mesi regole più severe per chi sponsorizzi prodotti “junk food”, specialmente se diretti ad anziani o bambini. Ovviamente il discorso è a livello europeo, ma può essere tranquillamente esteso a livello mondiale.

Le varie indagini hanno consentito di notare delle falle nelle regolamentazioni che riguardano la tutela dei soggetti deboli in tal senso. Già partendo dal presupposto che i criteri per definire il cibo “spazzatura” siano comunque ancora troppo vaghi. Il discorso, per ovvie ragioni, si è ampliato grazie alla rete e alla possibilità delle aziende di operare online, tramite social network e non solo. 

In questa ottica, le attività di Media Buying advertising, che si basano sull’acquisto e ottenimento di spazi pubblicitari a fini commerciali e promozionali, stanno cominciando ad adeguarsi. Vuol dire che il discorso etico e morale sta cominciando ad essere sempre più importante e le società di questo tipo si stanno attivando sempre di più garantendo i diritti dei più deboli.

Cos’è la nutrizione chetogena?

Sempre di più si sta diffondendo l’espressione dieta chetogenica. Non tutti, però, sanno effettivamente di cosa si tratti, quindi abbiamo deciso di dare delle spiegazioni più precise in merito. La dieta chetogenica non è altro che un regime alimentare il quale si basa sulla riduzione drastica di carboidrati, aumentando invece le proteine e i grassi. Lo scopo è quello di costringere l’organismo ad utilizzare i grassi restanti come fonte principale di energia. 

Se i carboidrati vengono ridotti ad un livello molto basso, infatti, le cellule cominciano ad utilizzare i grassi. Si avvia un processo di chetosi che porta anche alla formazione di molecole (i corpi chetonici). Questo processo si raggiunge almeno dopo un paio di giorni di dieta con una quantità quotidiana di carboidrati di circa 20-25 grammi (queste quantità variano in base al soggetto).

Da specificare che la chetosi è comunque una condizione non ottimale per l’organismo, anzi parliamo di una condizione tossica. Il tipo di dieta, infatti, dovrà essere specificatamente suggerito da un esperto e soprattutto non potrà essere sostenuta in presenza di patologie di vario tipo. Chi ha provato questa dieta, per brevi periodi, visto che non si può continuare a lungo, ha già sostenuto di aver dovuto far fronte a situazioni di nausea, stanchezza e persino stitichezza.

Cosa cambia nella nutrizione in menopausa?

L’alimentazione in menopausa può essere particolarmente differente. I cambiamenti ormonali che si presentano possono causare anche disturbi di vario tipo quali sudorazione eccessiva, vampate di calore e osteoporosi. La scienza ha permesso di dimostrare, però, che una sana alimentazione può ridurre i sintomi in maniera rilevante.

La dieta in menopausa è importante perché si verifica una riduzione della massa magra, che comporta un abbassamento del metabolismo basale. È necessario, quindi, rivedere tutto il fabbisogno energetico e le calorie quotidiane da assumere. È importante che la dieta sia equilibrata e che si prediligano carboidrati a basso indice glicemico; oltre a ciò, frutta ricca di antiossidanti; proteine sane e omega 3 e omega 6.

Per tutelare ossa e cuore si può prediligere calcio e vitamina D. Ciò vorrà dire che può essere fondamentale consumare latte, yogurt e bevande vegetali a base di calcio. Anche il parmigiano è ricco di calcio. La vitamina D deriva principalmente da esposizione solare (almeno 20 minuti al giorno), altrimenti si dovrà procedere con una integrazione.

Quali sono i tratti caratteristici della nutrizione vegetariana?

Tra le alimentazioni “alternative” che si stanno diffondendo negli ultimi decenni troviamo sicuramente l’alimentazione vegetariana. Solitamente, la scelta di questo regime alimentare è legato essenzialmente a motivi etici. Le motivazioni, però, riguardano anche un ritorno ad una alimentazione in cui si evitava un consumo importante di carne e prodotti animali.

D’altronde, l’allevamento intensivo di bestiame sta cominciando a suscitare degli effetti devastanti anche sotto il punto di vista dell’ambiente. Al netto di ciò, l’alimentazione vegetariana può essere differente, fatto sta che la base di tutte le diete prevedono l’esclusione di carne e prodotti di origine animale. Nel dettaglio si può parlare di dieta latto-ovo-vegetariana; dieta latto-vegetariana e dieta vegana (quest’ultima esclude tutti gli alimenti di origine animale come carne, pesce, molluschi, latte e derivati, uova e prodotti derivanti dalle api). Altre diete meno note sono quella crudista 

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