Il periodo delle Feste natalizie è pieno di cenoni e pranzi succulenti, lunghi e abbondanti. Spesso, infatti, tendiamo ad esagerare con dosi e portate, così buona parte del cibo preparato avanza sulle nostre tavole. Per evitare che vada a male, ci sono alcune piccole regole da seguire. Ecco come conservare il cibo avanzato, anche quello cotto.
Preparare pranzi e cene per le Feste è sicuramente un momento tanto atteso per riunire la famiglia e vedere gli amici. Dopo interminabili pasti, però, spesso ci ritroviamo con portate avanzate, confezioni aperte, barattoli pieni a metà.
Cosa fare quindi quando avanza del cibo, anche cotto? Per evitare che si guasti e dover quindi essere costretti a gettarlo, esiste una soluzione. Basta riporlo accuratamente nel frigorifero o in congelatore. Può essere infatti riutilizzato in gustose ricette di recupero o riproposto dopo qualche tempo. Vediamo nel dettaglio come conservare il cibo avanzato.
Quando si vuole conservare del cibo già cotto è importante che si mantenga a basse temperature. L’ideale sarebbe l’utilizzo di un abbattitore, ma non tutti ne hanno uno in casa. In questo caso, in alternativa, potete conservare le vostre pietanze in un contenitore ermetico e raffreddarlo in acqua e ghiaccio o sotto acqua corrente fredda.
Generalmente si pensa sia meglio far raffreddare i cibi a temperatura ambiente. In questo modo, però, favoriamo il proliferare di batteri. Meglio passare nel più breve tempo possibile alle basse temperature che mantengono le pietanze inalterate. Tenete comunque a mente che, secondo le norme Haccp, il cibo cotto va consumato entro 72 ore.
I moderni frigoriferi ci aiutano a capire come riporre al meglio il cibo al loro interno. Ci sono infatti cassetti e scomparti che si prestano meglio alla conservazione di frutta e verdura, altri sono ottimi per carne e insaccati. Questo deriva dal fatto che, anche all’interno dello stesso frigorifero, si possono raggiungere lievi differenze di temperatura.
Quando riponiamo del cibo avanzato in frigorifero, però, dobbiamo fare attenzione ad un elemento che sembra banale, quasi ovvio, ma non lo è affatto. Dobbiamo infatti avere cura di separare il cibo cotto da quello crudo.
Anche se ogni cosa è riposta nella propria confezione, è bene evitare un contatto ed un’eventuale contaminazione di batteri. Il cibo crudo infatti è più esposto a deperimento e a contatto con quello cotto potrebbe contaminarne anche la qualità. Potrebbe sembrare un’ovvietà, ma la prima cosa da fare è separare il cibo cotto da quello crudo. Per scongiurare le contaminazioni, i due tipi di alimenti non devono entrare a contatto.
Un altro modo per conservare il cibo avanzato è quello di riporlo in congelatore. In questo modo si evita il proliferare di batteri perché il freddo li inibisce e si garantisce una durata maggiore al cibo. Congelare gli avanzi permette inoltre di averli disponibili in qualsiasi momento.
Se dal lato della conservazione potete stare certi che il cibo rimarrà sano, dall’altro ne potrebbero risentire le vostre papille gustative. I cristalli di ghiaccio che si infiltrano nei tessuti quando di congela un prodotto, possono renderlo meno appetitoso una volta scongelato.
A proposito di scongelamento. Anche in questa pratica occorre fare attenzione ad alcuni dettagli. Di solito si tende a far scongelare qualcosa a temperatura ambiente. Così facendo però abbassiamo la temperatura rendendo il cibo vulnerabile all’attacco di batteri.
L’ideale sarebbe riporlo in frigo fino al momento dell’utilizzo. Questo però richiede un tempo maggiore per lo scongelamento e non sempre ne abbiamo a disposizione. In ogni caso considerate che una volta scongelato, qualunque cibo va consumato entro 24 ore.
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