Cimice asiatica, nasce in Italia un fondo a sostegno dei frutticoltori più colpiti

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Per sostenere tutti i frutticoltori colpiti dalla cimice asiatica, arriva un fondo mutualistico. Il sussidio nasce in Italia, in ambito cooperativo, grazie ad Apo Conerpo.

Cimice asiatica, un fondo a sostegno dei frutticoltori

Apo Conerpo è un’organizzazione di produttori di ortofrutta fresca con oltre 6.000 aziende agricole socie e 51 cooperative. Il provvedimento proposto a sostegno dei frutticoltori colpiti dalla cimice asiatica è uno dei primi strumenti di questo tipo in Europa.

Le aziende agricole spesso vengono colpite fenomeni naturali. Tra questi anche la diffusione della cimice asiatica, che attacca le piante. L’Europa ha guardato con attenzione al fenomeno. “L’Ue – spiega il presidente di Apo Conerpo Davide Vernocchi – stimolava da tempo l’avvio di fondi mutualistici gestiti direttamente dalle organizzazioni di produttori, come modalità innovative di stabilizzazione del reddito delle aziende agricole”.

Anche in Italia questo piccolo animaletto ha creato molti danni- “La cimice asiatica – spiega Vernocchi – ha causato nel nostro Paese, oltre 600 milioni di euro nel solo 2019: lo scopo del Fondo è quello di fornire un supporto che alleggerisca i maggiori costi per la difesa che i produttori saranno costretti a sopportare”.

Già in altri momenti erano arrivati fondi per sostenere i frutticoltori. “Il nostro obiettivo – continua Vernocchi – è proprio quello di creare uno strumento ulteriore a disposizione dei nostri produttori per aiutare quelli più colpiti. Il Fondo si affiancherà al plafond di 16 milioni di euro per finanziamenti agevolati stanziato lo scorso anno”.

Come funziona il fondo

Apo Conerpo ha chiamato il sostegno “Fondo mutualistico Cmc 2020”. Inizialmente avrà una durata di tre anni e l’adesione delle cooperative socie sarà su base volontaria. In questo modo il costo necessario a permettere al Fondo di operare non ricadrà sui produttori.

Nel primo anno, Apo Conerpo si impegna a versare nel Fondo una cifra pari a sette volte quella raccolta attraverso l’adesione delle cooperative. L’intento è di creare una dotazione complessiva che, si auspica, potrà garantire risorse non trascurabili per i produttori. L’entità del Fondo dipenderà quindi dalla risposta delle cooperative socie.

Potrà in oltre beneficiare di un sostegno pubblico, in esclusiva solo per il 2020, tramite il Programma Operativo grazie a un provvedimento comunitario per il quale sono stati fondamentali l’impegno e la determinazione della Regione Emilia-Romagna, di Areflh e dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

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