Storie di mare, storie di terra, storie di donne e storie di uomini legati da un unico filo conduttore: il sale.
Da merce di scambio presso gli antichi ad elemento fondamentale per la preparazione del pesce e “dell’astrattu siciliano”, il sale è stato il grande protagonista della quarta edizione di “Ciauru ri astrattu”.
Una kermesse organizzata dall’Associazione culturale Altura in collaborazione con l’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea della Regione Siciliana, con il Comune di Bagheria, la Pro Loco di Aspra e il Gac Golfo di Termini Imerese, tenutasi ad Aspra l’8 e il 9 Settembre.
Giunto ormai alla sua quarta edizione, “Ciauru ri Astrattu” dà voce ad una delle tradizioni più antiche della storia siciliana, le cui protagoniste sono le donne.
Se il pescato di un borgo marinaro come Aspra è roba da uomini, la preparazione e la lavorazione del pomodoro per preparare una delle conserve più utilizzate in cucina, quale “l’Estratto di pomodoro“, ha una connotazione del tutto femminile.
Lavata e spiricuddata, ossia eliminazione del peduncolo, spremitura e stesura del succo di pomodoro sulle lunghe maidde di legno hanno fatto da padrone nelle due giornate dell’8 e 9 settembre.
Le sapienti ed esperte mani di un gruppo di dodici donne del paese hanno raccontanto una tradizione e una gestualità puramente siciliana, capace di coinvolgere non pochi turisti, muniti del necessario per immortalare il momento.
Tra cooking show e degustazioni curate da alcuni chef del territorio siciliano, tra i quali Martina Caruso, chef una stella Michelin del Signum di Salina, Marco Baglieri del Ristorante Crocifisso a Noto, Giacomo Caravello di Balìce a Milazzo e Bonetta Dell’Oglio, il tour di “Aspra da terra” ha portato in scena diversi luoghi del territorio asprense, tra cui meritano di essere menzionati la settecentesca Villa Sant’Isidoro dei marchesi De Cordova, il museo delle acciughe dei fratelli Balistreri, fondato da Michelangelo Balistreri tra racconti di famiglia, tradizione e folklore e la Chiesa Parrocchiale “Maria SS. Addolorata” in cui è possibile ammirare gli affreschi del famoso Renato Guttuso.
Far diventare Aspra “Borgo più bello d’Italia” è di sicuro oggi un obiettivo ambizioso quanto attuativo se alla fattispecie astratta prevista dalla Legge n° 9 del giugno 2019, sulla salvaguardia della cultura e dell’identità marina e sulla promozione dell’economia del mare, seguano una serie di interventi che rilancino Aspra, da deliziosa borgata con splendida vista su Palermo ad Aspra come territorio in cui è possibile fare impresa.
Un momento di confronto, un’occasione per presentare il nuovo progetto di riqualificazione del porto peschereccio finanziato dal FEAMP 2014-2020, un’opportunità per tramandare la tradizione e per far conoscere il territorio asprense.
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