AALTO è l’unico ristorante a Milano ad aver ottenuto la stella lo scorso novembre, a un anno esatto dalla sua apertura. Il riconoscimento, arrivato per l’edizione 2021 della Guida Michelin, premia il linguaggio gastronomico inedito del locale, quello di cucina libera, interpretata dallo chef Takeshi Iwai, che finalmente riapre le porte con un nuovo menù.
Questa è l’occasione imperdibile per poter degustare per la prima volta i piatti dello chef dopo il conferimento da parte della “rossa”. Un menu che presenta al pubblico la sua filosofia di cucina libera: libera di essere italiana, giapponese, entrambe le cose o nessuna delle due. Il ristorante AALTO è il secondo ristorante del IYO Group di Claudio Liu a potersi fregiare della stella Michelin.
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La riapertura porta con sé la presentazione di un nuovo menu, il primo stellato, e frutto di mesi di ricerca e sperimentazione.
Due menu degustazione, da otto e cinque portate (rispettivamente 140 e 115 euro), che insieme alla carta esprimono la cucina “libera” di Aalto. “La mia cucina – dice lo chef Iwai – non è fusion ma gioca tra culture diverse. Tutte”.
La degustazione rappresenta l’espressione più creativa della cucina, perfetta per chi ama rischiare con sapori definiti. La carta raccoglie piatti più confortanti. Due proposte differenti che raccontano però la stessa filosofia.
I due menu degustazione sono pensati per far vivere un viaggio nel pensiero gastronomico della cucina libera. Scampi e semi, un piatto giocato su consistenze. E ancora Lingua di manzo, salsiccia di Bra, peperone verde fermentato e Polpo-bushi, Risotto aspro, fiori di sakura, gelato di alga kambu e ostrica in cui il gusto si esprime potente e definito. Una profumata anguilla cotta alla carbonella con tataki di manzo e liquirizia e un predessert con Mela verde, sedano, granita di kombucha d verbena e olio di lemon grass e ginepro.
Alla carta, piatti come il Risotto allo zafferano, granchio e limone, gli Gnocchi di ricotta, spinaci e shiso con salsa al frutto della passione e pepe. E ancora Rombo alla brace, beurre blanc, erbe e uova di trota. Tra i dessert, il Gelato alla mandorla tostata, rabarbaro, shiso rosso e lamponi, senza latte o glutine, e la golosa Sfoglia al cioccolato e gelato al latte affumicato con cristalli di sale Maldon.
Non può mancare il signature dish, gli Spaghetti alla tsukemen, declinati questa volta nella versione cacio e pepe con brodo di anguilla in saor. Un classico spaghetto ma da mangiare con un gesto giapponese e ispirato ai soba alla tsukemen.
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