C’è una storia affascinante e ricca di aneddoti dietro il Palazzo Rosso di Ostuni, quella che fu la casa del primo sindaco, Don Paolo Tanzarella. Una storia che è essa stessa la storia: qui nel 1860 Don Paolo, prima di divenire sindaco, riunì le figure patriottiche più importanti della regione, nel tentativo di trasformare l’Italia in una Repubblica democratica secondo i principi di libertà, indipendenza e unità. Fu così che il Palazzo Rosso divenne il simbolo della città e Ostuni, il 26 giugno 1860, fu la prima città della Puglia a proclamare l’unificazione d’Italia. Da quel momento il destino del Palazzo cambiò radicalmente nel corso degli anni, fino alla seconda metà del 1900 quando venne abbandonato. A ridargli vita e fascino ci hanno pensato due imprenditrici straniere, Pascale Lauber e Ulrike Bauschke, amanti di stile e ospitalità, che due anni fa hanno trasformato il Palazzo Rosso in un boutique hotel, “Paragon 700“.
Il Boutique Hotel “Paragon 700” si trova nel cuore di Ostuni, a pochi passi dal centro storico, ed è l’espressione massima della storia del paese. Qui le due attuali proprietarie, Pascale e Ulrike, hanno realizzato uno dei loro sogni nel cassetto, restaurando l’intero complesso e rendendolo un luogo destinato alla massima ospitalità. Oggi il Palazzo Rosso è un hotel di lusso, con arredamenti unici, pezzi scovati in ogni parte del mondo, dall’anima multiculturale. Poltrone di antiquariato francese, lampadari thailandesi, testiere realizzate da artigiani sudafricani, stucchi arabi: elementi che rendono il boutique hotel un luogo in cui perdersi e di cui innamorarsi, un piccolo luogo nel cuore di Ostuni che rappresenta l’Italia ma anche qualsiasi altra parte del mondo.
L’ultima novità del boutique hotel è il ristorante gourmet “700”, rappresentato dallo chef Giovanni Cerroni, classe 1991. Allievo di Francesco Bracali, Terry Giacomello, Italo Bassi, ha lavorato in Spagna al Mugaritz di Andoni Luis Aduriz, per poi spostarsi in Puglia. “700” rappresenta una scommessa nel periodo post-lockdown: in un periodo di difficoltà per la maggior parte dei ristoratori e degli imprenditori, la proprietà di “Paragon 700” prova a sfidare la crisi con un prodotto di qualità e che rispecchia l’unicità dell’intera struttura. Il ristorante si trova in un antico frantoio, dove oggi troviamo un tavolo conviviale e una cucina all’avanguardia.
Improntata al rispetto della stagionalità e del prodotto locale, la cucina dello chef Cerroni si ispira ad un viaggio, a un’esperienza, a un’emozione. “Una filosofia di cucina che non dimentica mai il passato ma con un occhio sempre rivolto al futuro – ci spiega lo chef in occasione dell’inaugurazione del ristorante – Una cucina moderna e contemporanea, molto personale con un’identità ben precisa, dove il gusto, il senso estetico, le tecniche moderne e la sostenibilità camminano di pari passo senza l’una dimenticare o sovrastare l’altra”.
Lo chef Cerroni propone tre menu degustazione, “Es”, “Io” e “Super-Io”. Tra i piatti imperdibili il “Gambero rosso di Porto Santo Spirito marinato con Tarry Lapsang Souchong”, il “Pollo di Bresse, melanzana bianca e mais arrosto” e i “Cappelletti ai funghi e ricordo di una zuppa di miso”.
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