Per chi non si accontenta della magra offerta di eno movies delle piattaforme streaming legali, e ha tanti di giga da giocarsi beh, c’è tutto un mondo di piattaforme coi server in paesi dove fanno gli orange wine per intenderci, chi come me è stato studente fuorisede ne conoscerà già molte, i nomi cambiano spesso, tantifilm.(dipende), ilgeniodellostraming, filmpertutti.(dipende), etc, ognuno ha i suoi, tanto i film variano di poco, la qualità non è sempre diciamo, da cinema, ma tant’è nella vita, specie di questi tempi non è che ci possiamo permettere più di tanto di andare per il sottile, giusto?
Ai classici siti da fuorisede mi permetto di affiancare, vista la materia un sito web che dopo le 12, (ovvero quando la mia connessione è libera non più a consumo), mi sta dando molte soddisfazioni è un sito in francese (senza SUB ITA mannaggia) che si chiama per ora www.filmstreaming1.live (ma live potrebbe diventare qualcos’altro a breve), molti bellissimi film sul vino non sono stati distribuiti in Italia e quindi tocca, se si vuole vederli nella lingua d’Oltralpe, come del resto accade per i libri sul vino.
WINE TO LOVE (2018)
Un film che a discapito del cognome del regista: Fortunato, ha incassato meno di 2000 euro, al botteghino, in effetti non è che abbiamo tra le mani un Blockbuster.
Un tiepido film che parla o vorrebbe parlare di famiglia, rapporti tra fratelli, amori perduti, insomma, sullo sfondo il Vulture, per chi sa dove siamo. Trama non proprio ad orologeria e dialoghi non proprio da Harold Pineter, però le vigne si vedono.
I motivi per vederlo sono sostanzialmente 2:
1)Una Ornella Muti ancora bellissima, ma quando mai potrebbe essere brutta Ornella Muti,? Anche se mi dispiace, sarà stata proprio in difficoltà per accettare una parte minore in un film di campagna finanziato dalla Basilicata film commission, in ogni caso, c’era mancata e tano, resta per sempre così.
2) Paesaggi mozzafiato all’ombra del Vuture, per chi come me vedrebbe filmati di vigne senza audio per ore, basta e avanza.
Roventi storie d’amore che però possiamo solo immaginare dato che per fare spogliare Ornella Muti non c’era il budget, e la cosa più rovente che si vede è un limone in macchina, in campo lungo, e passati torbidi che riaffiorano, come qualche sbadiglio, dinamiche non proprio da Thomas Berhnard, tra due fratelli, uno vignaiolo che ama la terra e uno capitalista rampante.
Forse un film che non riempie un vuoto, ma che vale la pena vedere solo per sapere finalmente che esiste l’Aglianico del Vulture, e che lo fanno in Basilicata, vedete questo film e bevetene una bottiglia oppure fate il contrario, scoprirete che è un vino pazzesco, meglio del Syrah scadente che bevete di solito e che pensate sia buonissimo.
VINODENTRO (2018)
Tratto da un libro che non avete letto e nemmeno io (non si trova manco su amazon giuro) questo film è una sorta di thriller erotico dolomitico, un genere nuovo, ma temo non destinato a sfondare, ambientato in Trentino su un impiegato di banca astemio che scoprendo il vino diventa un figo allucinante, un uomo di potere, un degustatore di fama mondiale e dongiovanni incallito.
Detto così potrebbe anche sembrare interessante, ma lo ricordo siamo a Trento, dove la ragazza misteriosa si fai invitare ad un aperitivo alle 5, avete letto bene, alle 5. La trama è un po’ telefonata, la moglie viene trovata morta, il commissario, un uomo ovviamente malinconico comincia a sospettare di lui etc, no spoiler che se no mi viene da sbadigliare.
Una sorta di Basic Instint Alto Atesino, che consiglio a tutti quelli che passano le notti insonni per via dei soldi, del futuro, etc… con questo film il sonno arriva.
Motivi per vederlo:
- I Piani sequenza sulle vigne
- Le scene con degustazioni alla cieca (ça va sans dire con molti vini delle Cantine Ferrari).
- La colonna sonora di Paolo Fresu, che è sempre Paolo Fresu.
- Giovanna Mezzogiorno che è sempre una bella figa.
Sono più di quello di prima, ma alla fine siamo lì.
TU SERAS MON FILS (2011)
E’ ambientato a Saint Emilion e questo già basterebbe per giustificarne la visione.
Disponibile anche legalmente, se avete un account Netflix USA, col titolo inglese di You Will Be My Son, questo capolavoro francese, sceneggiato da nientemeno che Delphine De Vigan una delle scrittrici più fighe che non avete mai letto), è una TRAGEDIA SHAKESPEARIANA ambientata in uno di luoghi più belli del mondo, non vi ho convinto?
Un padre dispotico crudele vuole lasciare la proprietà al figlio di uno dei suoi vignaioli e non al suo figlio naturale, un film sui padri, sui figli, sulla vita e sulla morte, grandi attori, grandi location, si vedono cantine e barricaie da paura, posti in cui vorresti morire, e infatti qualcuno ci morirà, ma no spoiler.
Vedetelo anche se non capite una parola di francese le vigne sono così belle che non serve molto altro, se poi capite i dialoghi, beh sono bellissimi e Shekspeare e i grandi vini vanno, e sempre andranno, fino a quando l’umanità sopravviverà, molto d’accordo.
Film da vedere anche se non ci fosse la pandemia.
RITORNO IN BORGOGNA (2017)
Traduzione piuttosto libera del titolo francese che recita Ce qui nous lie, una commedia forse banale, ma a cui con quelle location, siamo a Meursault si perdona un po’ tutto.
Il regista è quello de L’appartamento Spagnolo (un classico minore per i pre-millennials come me), e anche qui siamo dalle parti della commedia brillante e un po’ malinconica, una famiglia i genitori che se ne vanno, eredità, il padre che muore poco prima della vendemmia, le fasi della vita in vigna che si accompagnano alle fasi della vita della famiglia, un film molto classico se volete ma non banale, poi ripeto la campagna vale sempre da sola qualsiasi tipo di film.
Fa bene al cuore, è un film leggero, gentile e ottimista, e chissà quanto ci servono queste cose in questi tempi tristi.
Da vedere anche senza quarantena.
BOTTLE SHOCK (2008)
E’ stato a lungo su Netflix anche in Italia poi lo hanno tolto, ma il film è molto carino. Se lo trovate in italiano la traduzione del titolo è, anche qui abbastanza libera: “Napa Valley, la grande annata”!
Racconta la storia di una cosa che nessuno conosce a parte qualche sommelier nerd, il cosidettoJudgement of Paris del 1976, quando ad una degustazione alla cieca con i migliori sommelier ed esperti dell’epoca, i vini californiani della Montelena Winery sconfissero i vini francesi, cambiando per sempre il mondo del vino e facendo conoscere al mondo, per la prima volta il vino della Napa Valley.
Il film inizia in California dove questa piccola azienda familiare inizia quasi per gioco a fare il suo Chardonnay, il resto come si dice è storia.
Un po’ troppo filo americano, e la locandina non è proprio invitante, però bello, anche qui tanto vini e tante vigne, tanta voglia di bere, non solo chardonnay!
Da vedere anche prima delle misure di Conte.
SOMM INTO THE BOTTLE (2015)
Se avete amato Somm, amerete anche questo, il suo seguito.
Ricomincia dove il primo episodio era finito, dal vino, ovviamente. Incentrato sull’eno-mondo nel suo insieme, Somm 2 è un film dovemolti personaggi ritornano dal primo episodio, altri, tutti favolosi sono nuovi, 10 piccole storie per raccontare un aspetto del vino da come nasce a come in qualche modo muore, e per rispondere alla domanda: Cos’è il vino e perchè ci importa ?
Si parte dal primo episodio quello sui winemakers passando il senso dell’annata, la storia del vino, i fattori che ne determinano il prezzo, i punteggi di degustazione e tanto tanto tanto altro.
Ovviamente il più bello è il nono capitolo, dedicato ai sommelier, ma forse sono di parte.
Un film che fa venire voglia di lavorare nel vino a chi non lo fa già.
(esiste un Somm 3 ma non lo trovo nemmeno nei siti di streaming illegale, e parla tra l’altro del Jugement of Paris)
Buone, illegali visioni.
Articolo originariamente pubblicato sul bog WineVibes a questo link
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