Gli studenti dell’Università di Palermo a scuola d’impresa. Martedì 30 novembre, a partire dalle 17, a Petrosino, nel Trapanese, verrà inaugurato Uniwine, il festival organizzato da Unipa dove design, enologia e impresa si incontrano. Il ciclo di eventi, nato dalla collaborazione tra il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF) e il dipartimento di Architettura (DARCH), sarà il primo di cinque che metterà al centro studenti, i progetti dell’Università per lo sviluppo del territorio e le imprese del settore vitivinicolo siciliano.
Primo protagonista è Cantine Europa, una cantina sociale del Trapanese che ingloba più di 2.200 soci e che ha superato la mera ricerca enologica scegliendo una strada che porta a includere il design nella propria strategia aziendale. Un’azienda che produce vini espressione della zona costiera trapanese, dall’esclusivo terroir che ne determina il carattere e l’unicità. Sono stati proprio gli studenti dell’Ateneo palermitano, durante i laboratori di design dello scorso anno accademico, a disegnare le nuove etichette della linea “PetriKore” di Grillo, Zibibbo e Nero d’Avola in degustazione proprio all’interno di una delle più grandi cantine sociali dell’Isola.
Uniwine, tutti gli appuntamenti in Sicilia
Uniwine, che nei successivi quattro incontri in programma presenterà i risultati dedicati alle imprese HTS enologia di Marsala, Di Bella Vini (di San Giuseppe Jato nel Palermitano) e Kyklos (a Mazzarino in provincia di Caltanissetta) e ai Vini dell’Università di Palermo, si inserisce all’interno di un progetto di ricerca e sperimentazione di due dipartimenti Unipa, con il professor Nicola Francesca (SAAF – Scienze e Tecnologie Agroalimentari e Mediterranean Food Science and Technology), e con il professor Dario Russo (DARCH – Disegno Industriale).
Si tratta dunque di una vera e propria opportunità per gli studenti, entrati in contatto con le più importanti cantine siciliane. “L’Università dialoga con privati creando partnership, scende in campo con una produzione di vini di qualità, facendo ricerca e sviluppando tecnologie avanzate di produzione enologica – spiega il professor Francesca -. Gli studenti, seguiti dai docenti e da uno staff di professionisti, studiano il territorio, dalla biodiversità al paesaggio antropico. Si dividono in gruppi di lavoro, studiano a fondo l’azienda prescelta e i suoi processi interni e mettono in campo soluzioni innovative avvalendosi della metodologia del design”.
Così il design industriale sposa le aziende del vino. “Con un approccio aperto all’esperienza delle persone e attento ai loro bisogni, gli studenti arrivano a proporre soluzioni realmente innovative – ribadisce il professor Russo -. Da qui, insieme alle imprese, progettano nuovi prodotti, servizi e strategie di comunicazione per il mondo del vino. Le imprese del territorio, a loro volta, offrono agli studenti l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del lavoro attraverso il finanziamento di borse di studio ed esperienze aziendali. Puntando sulla cultura del design, esse assumono un vantaggio competitivo sul mercato. Università, studenti e imprese così costituiscono un terzetto il cui spartito è suonato all’unisono sul territorio fertile e sensibile della Sicilia, terra che regala vini sartoriali di alta qualità”.
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