Svolta green per la vigna della Docg del Brunello di Montalcino. Il totale coltivato in maniera biologica sfiora il 50%. Così la vigna di Montalcino si aggiudica il primo posto in Italia tra i territori vitati ad incidenza biologica.
Brunello di Montalcino, la metà della vigna è bio: è la più grande in Italia
Quasi la metà del totale delle vigne di Montalcino è green. Il territorio vitato in maniera biologica supera di tre volte in percentuale la media nazionale. Il dato certifica quindi che la vigna di Montalcino è tra i territori vitati a maggior incidenza biologica d’Italia. Lo ha reso noto un’analisi del Consorzio del vino Brunello di Montalcino basata sui dati degli enti certificatori e realizzata in occasione dell’evento Benvenuto Brunello.
Il report registra in particolare “altissima anche la percentuale di viticoltori convertiti, o in fase di conversione, alla pratica sostenibile, 106 su 257 aziende, oltre 4 su 10”.
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“Siamo soddisfatti – afferma il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – per una transizione che si sta rivelando più veloce del previsto. A Montalcino la vigna ha sempre avuto un ruolo rispettoso dell’ambiente, e rappresenta solo 15% delle aree rurali, in un territorio contraddistinto da una notevole biodiversità con un patrimonio boschivo che rappresenta il 50% del totale ma anche con oliveti, 10%, seminativi, pascoli e altre piantagioni”.
“Una tendenza, quella bio, che ha pure- specifica- una ratio economica se si considerano le intenzioni di acquisto per tipologia dei consumatori nei nostri mercati chiave”.
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