Una rivoluzione nel mondo dei cocktail. Le tendenze del prossimo anno, quando i bar riapriranno, saranno principalmente cocktail zero alcool. Un nuovo approccio per molte persone che ne devono fare a meno ma non vogliono rinunciare ad un buon drink. Inoltre si stima un taglio di calorie del 20%.
Cocktail zero alcool, la rivoluzionaria tendenza del nuovo anno
Cocktail sì, ma senza alcool. Il trend del prossimo anno guarda ad una fetta molto grossa di persone che devono dire di “no” agli acolici. Quando finiranno le restrizioni per ridurre i contagi di Coronavirus e i bar potranno riaprire regolarmente, le proposte al bancone saranno senza alcool. Secondo l’analisi di mercato del brand australiano Lure’s, basta imbarazzi per tutti gli astemi, per le donne in gravidanza, per chi segue una dieta, per le persone di culto islamico. Una rivoluzione, quindi, che ha il vantaggio di essere inclusiva.
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Le opportunità di questa scelta vanno oltre il superamento dei disagi e l’inclusività di persone che altrimenti al bancone del bar avrebbero provato un certo imbarazzo. Con i cocktail zero alcool, infatti, la produttrice di non-alcoholic spirits ora distribuita in Italia dopo altri 40 Paesi stima un taglio medio delle calorie del 20%.
Inoltre Bacardi Limited, la più grande azienda produttrice di liquori a conduzione familiare al mondo, prevede una crescita del 400% per i distillati a gradazione alcolica bassa e nulla nei prossimi quattro anni. In particolare, il noto brand di rum e gin distribuiti in 170 Paesi, stima una crescita dagli attuali 100 milioni a 500 milioni di dollari in valuta di riserva nell’Europa occidentale entro il 2024.
Bere responsabilmente
Da qui il lancio campagna di portata europea di Bacardi Limited “Less is More” (Meno è meglio) per aiutare bar e partner del commercio al dettaglio e online a sfruttare questa opportunità di vendita. Durante le prossime feste in lockdown la cultura dello sballo sembra messa all’angolo.
La tendenza a ‘bere responsabilmente’ ha registrato, secondo quanto riferisce Bacardi, già quest’anno un’accelerazione. Una persona su tre (36%) nel Regno Unito, in Francia e in Germania è intenzionata a bere cocktail analcolici o a bere ‘meno ma meglio’.
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In Italia cresce il movimento low alcool o no alcool, allo spritz e al Negroni dunque non si rinuncia ma si guarda con attenzione a questa possibilità di gustare i propri drink preferiti nel rispetto delle norme e senza la paura dell’hangover e di perdere punti sulla patente.
Immagini da Pixabay
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