“U Funnali” di Camarda, il rosato dell’Etna che guarda (con ottimismo) al futuro

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I rosati non sono quasi mai considerati vini davvero. Oscillano dall’essere pensati come scarti di produzione, al non essere considerati per nulla. Forse la loro unica “colpa” è di essere semplici e di rendere, spesso, le persone felici: due colpe per i tempi strani che viviamo.

E se i rosè, invece, fossero i vini del futuro perché non ti chiedono nulla se non di essere bevuti? A mio avviso hanno l’impagabile capacità di saper rendere piacevole l’hic et nunc, cosa che somiglia sempre di più all’unica (eno)felicità possibile. 

U Funnali è un Nerello Mascalese in purezza da Passopisciaro. In questi vini senti cosa potrebbe essere l’Etna se si facessero vini che hanno meno a cuore i fogli excel dei bilanci di fine anno e più l’anima. Nel mondo che vorrei, (eh sì, citiamolo Vasco visto che è l’unico che fa gli stadi e li riempie) questi sono i vini che tutti berrebbero, baciandosi. 

Ma nel mondo vero, sono in pochi quelli che li bevono e ancora meno quelli che si baciano. Non sono tempi in cui è così bello esistere, ma forse lo diventeranno perché bottiglie così un po’ di fiducia nel futuro te la fanno venire, nonostante le guerre, le epidemie e il neo liberismo

Un vino così antico che sa di futuro e che sento contemporaneo come lo sono i dischi degli Stones che sono gli stessi da sempre, ma nessuno di quelli nuovi riesce a farli meglio. Questo rosato di Camarda è così tradizionale e ben fatto che suona (e sempre suonerà) contemporaneo.

Salino e balsamico al naso, gagliardo e potente al palato ma senza mai rinunciare all’eleganza assoluta dell’agricoltura ben fatta. Un vino naturale, come sono le cose che appagano senza chiederti nulla. Un vino che non cerca di stupire già dalla visiva, ma che riesce a suo malgrado a essere fedele a se stesso. 

Bevetelo per capire cosa ne potrebbe essere di domani e per essere felici di baciare qualcuno che amate.

Da abbinare coi Rolling Stones, nel suo essere classico ma mai neoclassico, tradizionale ma sempre vivo, vivissimo e futurista. La canzone con cui berlo si chiama Shine a Light, una luce rosa che brilla tanto. 

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