Tutelare i campi di mais dagli effetti dei cambiamenti climatici: arriva il progetto Dromamed

Leggi l'articolo completo

L’Italia partecipa ad un innovativo progetto di ricerca internazionale che ha l’obiettivo di preservare le coltivazioni di mais dagli effetti del cambiamento climatico. Il progetto si chiama “Dromamed” e coinvolge nove nazioni tra Europa e Nord Africa.

Tutelare i campi di mais dagli effetti dei cambiamenti climatici: arriva il progetto Dromamed

Una grande opportunità per rendere le coltivazioni di mais più resistenti agli effetti del cambiamento climatico. Il progetto internazionale Dromamed è partito da qualche giorno e coinvolge nove nazioni tra Europa e Nord Africa. Partecipa anche l’Italia grazie alla collaborazione tra il Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali del Crea e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna con il supporto dell’Associazione Italiana Maiscoltori-Ami e della Confederazione Produttori Agricoli-Copagri.

La superficie coltivata a mais in Italia nel 2021 è scesa sotto i 600mila ettari, rispetto ai quasi 630mila del 2019. Sul fronte della produzione resta per ora il dato della scorsa annata, nella quale l’Italia ha potuto contare su 6,8 milioni di tonnellate, in aumento rispetto alle 6,2 del 2019.

Il principale obiettivo del progetto, che ha la durata di 36 mesi, è la capitalizzazione del germoplasma del mais mediterraneo per migliorare la sostenibilità dei sistemi colturali, valorizzando la tolleranza della coltura agli stress. Lo scopo di Dromamed è perfettamente in linea con gli obiettivi comunitari in materia di sostenibilità. Si mira infatti a tutelare la biodiversità e le risorse genetiche.

“Questo – spiegano i ricercatori – è il primo tentativo così largamente condiviso tra numerosi partner di entrambe le sponde del Mediterraneo di impostare il miglioramento genetico del mais per tolleranza alla siccità e agli stress correlati negli areali del Sud Europa e del Nord Africa e, in prospettiva, in aree più ampie di diffusione di questa coltura. Obiettivo generale della ricerca è la capitalizzazione delle risorse genetiche mediterranee, italiane ed europee di mais, per superare le limitazioni attuali nell’adattamento di questa coltura a condizioni agroambientali sub-ottimali, o in aree mediterranee o dovute al climate change”.

Leggi l'articolo completo

Recent Posts

Cena stellata di beneficenza con lo chef Accursio Craparo per sostenere La Locanda del Samaritano di Catania

Immaginate una serata speciale, dove i profumi inebrianti della cucina stellata incontrano la magia di…

12 ore ago

Agricoltura, col progetto Sfinge grani antichi certificati con tecnologia blockchain

Saranno presentati a Palermo i risultati di tre anni di attività: l'incontro promosso dal Coreras

13 ore ago

Giusina in cucina allo Sfincione Fest di Bagheria: «Lo preparo a ogni cena con gli amici»

«Certo che da voi in Sicilia si mangia bene»! Il biglietto da visita dei Cugini…

17 ore ago

Quei profumi in punta di piedi del pelaverga piccolo

E se il rosso del futuro venisse dalle colline saluzzesi, e fosse di un’uva di…

20 ore ago

Taormina Food Expo, quattro giorni dedicati alle eccellenze dell’agroalimentare mediterraneo

Al via il Taormina Food Expo 2024, dal 21 al 24 novembre, presso il Palazzo…

20 ore ago

Taormina Gourmet diventa itinerante e sbarca a Palermo

Manca poco all’XI edizione di Taormina Gourmet, che da quest’anno diventa “on Tour”. Uno dei più importanti…

3 giorni ago