‘Panettone senza Confini’ la manifestazione che si propone di conoscere le tante declinazioni del grande lievitato, attraverso le interpretazioni di Maestri Pasticceri provenienti da tutt’Italia.
Ogni regione ha la sua specialità dolciaria che la contraddistingue e la caratterizza, rendendola unica e divenendo quasi simbolo di un territorio stesso. Ma il panettone, se riflettiamo, è il dolce per eccellenza che lega ed accomuna tutte le regioni, che non può mancare in un determinato periodo dell’anno sulle tavole, da nord a sud.
Si è aperta proprio su questa riflessione, la conferenza stampa tenutasi ieri presso la sede di Palazzo Sant’Elia a Palermo, sulla prima edizione di ‘Panettone senza Confini’ che si propone di fare conoscere le tante declinazioni del grande lievitato, attraverso le interpretazioni di Maestri Pasticceri provenienti da tutt’Italia. I nomi più illustri del panorama nazionale della pasticceria, hanno parlato di quali sono le caratteristiche peculiari di questo pane, che nasce inizialmente con l’aggiunta di burro e zucchero, ma che si trasforma nei secoli per essere sempre più apprezzato e valorizzato, con un occhio sempre vigile agli ingredienti di qualità ed ai tempi di preparazione.
Come afferma Debora Massari, il panettone deve sottostare ad un disciplinare che ne detta dosi e percentuali di ingredienti, che ne definisce gusto e qualità e ne caratterizza sofficità, aromaticità e grado corretto di umidità. Il panettone, che ha come ingrediente principale il lievito madre, materia ‘viva’, può essere definito un prodotto in evoluzione, e come tale ha dei tempi di consumo strettissimi se è artigianale e se il consumatore vuole apprezzarne freschezza e la morbidezza.
Interessante anche la distinzione che fa Debora tra odore ortonasale quello che percepiamo attraverso l’olfatto e che non riamane impresso nella memoria; e quello retronasale che avviene quando mangiamo un aroma artificiale contenuto nel cibo che viene decomposto alla temperatura corporea e che la memoria, inesorabilmente registra; ciò porta il palato dei consumatori ad essere abituato a determinati sapori industriali che ne deviano il gusto del riconoscimento delle cose buone.
La scelta di svolgere la kermesse a Palermo, con il contributo del Comune e dell’Assessorato alla Cultura, è ricaduta su una città ricca di storia, fascino ed eleganza.
L’intera giornata ha avuto una grande valenza sociale: da qui la definizione “senza confini”. L’intero ricavato dell’evento, anche grazie alla collaborazione con “La culla di Alice Onlus” che opera nella realtà siciliana, è stato destinato alla Onlus Starterprius, che ha come fine la scolarizzazione dei bambini siriani in collaborazione con Chezmoibyfausto.
Intento della manifestazione, inoltre, è stato anche contribuire alla formazione dei pasticceri siciliani del futuro, facendo partecipare studenti di Istituti Professionali del settore.
A conquistare la giuria composta da grandi nomi della pasticceria come Iginio Massari, Piergiorgio Giorilli, Vincenzo Tiri, Fabrizio Donatone, Debora Massari e Giovanni Pace sono stati Rocco Scutellà dell’Antica Pasticceria Artigianale Scutellà dal 1930 di Delianuova (RC) per la categoria “Panettone tradizionale” ed Elvio Pasquale Donatone dell’Arte del Dolce di Velletri (RM) per la categoria “Panettone della selezione”, realizzato con i prodotti delle aziende Molino Dallagiovanna, Cesarin, Hausbrandt e Brazzale.
Piazze d’onore tutte siciliane nella categoria Tradizionale con il secondo posto assegnato a Giuseppe e Mauro Lo Faso della Pasticceria Delizia di Bolognetta (PA) e il terzo posto a Santi Palazzolo della Pasticceria Palazzolo di Cinisi (PA).
Nella categoria Selezione conquistano rispettivamente argento e bronzo Marta Boccanera e Felice Venanzi della Pasticceria Grué di Roma e Giuseppe e Mauro Lo Faso della Pasticceria Delizia di Bolognetta (PA).
La manifestazione ha puntato a valorizzare produzioni di qualità sia nazionali che locali. Accanto ad aziende importanti del settore, quali Molino Dallagiovanna, Cesarin, Hausbrandt e Brazzale, alla scuola di pasticceria e cucina locale MAG, presenti alcune realtà artigiane che hanno dato la possibilità di degustare prodotti locali d’eccellenza: il caseificio Bompietro con specialità delle Madonie e, grazie ad una collaborazione con il Cna di Palermo, il Consorzio Sant’Angelo, l’Azienda agricola Buceci, l’Azienda agricola Ferreri e l’Azienda Garifo Piero.
CREDITS: Tutte le foto sono di Serafino Geraci. Vietata la riproduzione non autorizzata
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