';

Minor livello di residui di pesticidi, Italia sul podio per controlli a livello europeo
14 Apr 2021 07:57

L’Italia è sul terzo gradino del podio dei Paesi dell’Unione Europea che nel 2019 hanno analizzato più campioni nell’ambito del programma coordinato europeo per verificare la presenza di residui di pesticidi. Il Belpaese segue Germania e Romania.

Minor livello di residui di pesticidi, Italia sul podio a livello europeo

L’Italia si trova sul tetto d’Europa in merito all’analisi dei campioni per la presenza di residui di pesticidi. Il nostro, infatti, è il terzo Paese Ue, dopo la Germania e la Romania,  nel 2019 ha analizzato più campioni nell’ambito del programma coordinato europeo per verificare la presenza di residui di pesticidi. Emerge dal rapporto Efsa sul primo anno di applicazione del piano triennale.

La ricerca ha analizzato campioni raccolti casualmente da 12 prodotti alimentari. Si tratta di: mele, cavoli, lattuga, pesche, spinaci, fragole, pomodori, chicchi di avena, chicchi d’orzo, vino, latte vaccino e grasso di suino. Il 62,6% dei campioni sono privi di residui, una percentuale più alta del dato europeo (Ue a 27 più Regno Unito, Norvegia e Islanda), che si attesta al 53%. Il 36,2% presenta residui al di sotto dei limiti e l’1,1% non è conforme.

LEGGI ANCHE: Api, l’allarme di Greenpeace: “Una strage a causa dei pesticidi: morti 8 milioni di esemplari”

L’Italia ha analizzato 1.520 campioni, quasi il doppio degli 828 previsti dal programma come requisito minimo. La Francia doveva analizzare almeno 852 campioni, ma si è fermata a 762.

I controlli previsti dal piano Ue si sommano a quelli nazionali per un totale di 11.500 campioni analizzati. Sul totale, 9.473 campioni hanno come origine l’Italia, 452 provengono da altri Stati membri dell’Ue, 1.309 da Paesi terzi e per 266 campioni l’origine è sconosciuta.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento