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Autessiodorum 2018, il César di Le Domaine d’Édouard che sa di Borgogna autentica
27 Mag 2024 22:59

Non capita spesso di bere un César. È imparentato geneticamente col Pinot Nero, di cui condivide l’agile fascino, ma presenta una visiva più dark in stile anni ’80. Con Le Domaine d’Édouard siamo nella Yonne, una Borgogna meno battuta almeno per quanto riguarda la speculazione e lo status. Forse perché l’uva dal nome che sa di “De bello gallico“, non incontra l’eno-empatia dei vignaioli più barricaderi. 

Edouard Lepesme è un nome mitologico, o quasi, in quel d’Auxerre, una parte delle Borgogna che è diventata di moda appena i prezzi di quella istituzionale hanno iniziato a lievitare a livelli da oligarchi russi. Questo vino del 2018 sotto l’ombrello della AOP Coteaux Borguignons ha un nome latino, Autessiodorum, ma è molto à la page dal punto di vista gustativo. 

La visiva è poco modaiola e il naso, più che affermare allude, suggerisce, ammicca, tra spezie nere e frutta rossa ancora croccantissima nonostante l’annata. Al sorso ingresso gagliardo e intenso che si distende freschissimo e scattante, con una verticalità ai limiti dell’audace. 

Davvero un bel vino, in grado di stupire, scartare di lato, senza cadere mai nei cliché o nelle definizione facili. Naturale e non filtrato, avrebbe tutto quello che serve per essere poco elegante e sfasato e invece è un vino che a 6 anni dalla messa in bottiglia ha ancora tanto da dire.

Da cercare, scoprire e bere irresponsabilmente. Abbinamento consigliato con una canzone francese il cui titolo e la sua elegante intensità ricordano molto questo vino. Il pezzo si chiama Grandiose, lei è Pomme.


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