Maltrattati e poco considerati, perché occorre rilanciare gli istituti alberghieri

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Durante il periodo più drammatico della pandemia, tra DPCM e campagne vaccinali, la voce degli operatori del turismo veniva spesso veicolata male. Chi se ne è occupato lo ha fatto principalmente con un intento propagandistico, diciamolo chiaramente.

Politici ed esponenti di spicco dell’economia italiana, non hanno saputo inquadrare bene la situazione. Adesso tutto sembra essere tornato come prima tranne che per un aspetto: il covid ha spazzato via la non professionalità di molte strutture ristorative. Oltre a questo, ha mostrato con una luce chiara la drammaticità di questo settore. Sfruttamento, assenza di diritti lavorativi e mortificazione professionale sono solo alcune delle situazioni che hanno fatto si che il Reddito di Cittadinanza fosse concorrenziale e che il grande esodo di ex camerieri e cuochi nelle fabbriche si sia consolidato con un lavoro fisso e l’affollamento del mondo operaio. Chi è uscito dal vortice della ristorazione, se può, non vi fa ritorno. 

Per tutto questo, soprattutto per le generazioni future e per l’importanza che il mondo della gastronomia ha nella penisola, dobbiamo ripartire dagli istituti alberghieri. Troppo spesso queste scuole vengono etichettate come indirizzi per nullafacenti, lontani dalla cultura dell’informazione e della disciplina, dunque di basso livello. Invertire la tendenza dovrà essere un punto fermo.

Il caso dell’alberghiero di Terni ed il ristorante didattico

In questo contesto è stata inaugurata la nuova stagione del Ristorante didattico, un progetto che si rinnova oramai da qualche anno all’interno degli innovativi laboratori dell’istituto Casagrande-Cesi. Sono state coinvolte alcune classi dell’indirizzo enogastronomico, una classe di quinta di sala-bar e una classe terza di accoglienza turistica. La Dirigente Scolastica Marina Marini precisa: “L’evento è inserito nel contesto del macro-progettodi P.C.T.O. d’Istituto”. I ragazzi dunque, attraverso la stretta e fruttuosa collaborazione dei docenti d’indirizzo, muovono i primi passi professionali nella cucina e nella sala del ristorante scolastico. 

Il buffet di benvenuto procede nel migliore dei modi con cibi salati e dolci. È la classe del Professore Andrea Galdo ad occuparsi del servizio Cocktail bar e del vino al calice. Queste attività fanno si che durante la stagione scolastica, attraverso eventi privati o giornalieri aperti a tutti, la scuola possa autofinanziare i vari progetti di cui i ragazzi hanno bisogno. Come sappiamo benissimo, i fondi per le scuole sono veramente ai minimi storici.

Pensando che queste realtà devono anche far fronte a delle spese di laboratorio, la situazione economica pone a grave rischio l’insegnamento. Complimenti dunque all’alberghiero di Terni e chissà che non possa essere di esempio per altre realtà simili. Fare rete è fondamentale per risollevare l’apprendimento scolastico e dar vita a professionisti seri e preparati. Se lo slogan di questi tempi è investire e pensare al futuro, dovremmo iniziare a pensare in maniera seria alla scuola e al presente dei nostri ragazzi. 

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