Lo chef pluristellato Enrico Bartolini raddoppia a Hong Kong. Dopo il successo del ristorante Spiga, aperto nel 2016, arriva Fiamma, affidato alla guida di Paolo Olivieri. Un ristorante con 110 coperti a Victoria Peak, una delle zone più esclusive della città.
Enrico Bartolini, chef multistellato italiano
Enrico Bartolini, originario di Casteltermini, in Toscana, è l’unico chef nella storia della Guida Michelin ad aver conquistato quattro Stelle in un sol colpo. La prima arriva quando Enrico ha solo 29 anni e gestisce il ristorante Le Robinie in Oltrepò Pavese.
Ha 33 anni, invece, quando al “Dodici24 Quick Restaurant” a Cavenago Brianza, ottiene la seconda Stella. Giusto per non farsi mancare nulla, lo chef ottiene nel 2010 anche i Tre Cappelli de l’Espresso e le Tre Forchette del Gambero Rosso.
Nell’aprile del 2016 apre il “Ristorante Enrico Bartolini” al terzo piano del MUDEC, occupandosi anche della gestione del bar-bistrot. Contemporaneamente apre il “Casual Ristorante” a Bergamo (in Città Alta) e prende in gestione la ristorazione de L’Andana, l’esclusivo resort di Castiglione della Pescaia, nel cuore della Maremma. A settembre realizza a Venezia il “Ristorante Glam”, che diventa subito una nuova ed esclusiva meta gourmet.
Il boom di riconoscimenti arriva a novembre del 2016. Lo chef Enrico Bartolini, infatti, ottiene quattro stelle Michelin in una volta. Due a Milano, una delle quali nel ristorante che porta il suo nome. E ancora una a Bergamo e una a Castiglione di Pescara. L’anno successivo arriva la stella anche per il Glam di Venezia.
La conquista di Honk Kong, Spiga e Fiamma con lo chef Paolo Olivieri
Il 2016 è un anno molto proficuo per lo chef Enrico Bartolini. In quell’anno, infatti, apre anche Spiga nel cuore di Hong Kong, il primo ristorante con il suo nome all’estero. Affidato alle mani dello chef resident Enrico Maritain, Spiga celebra la cucina italiana e ottiene immediatamente un enorme successo.
A quattro anni da quel grande debutto, lo chef pluristellato raddoppia. Dopo Spiga, arriva Fiamma, nella pittoresca isola verde di Victoria Peack con vista sulla baia.
Bartolini ha messo piede per la prima volta nell’ex città stato nel 2014 come consulente. “E per quanto ami i nostri ingredienti e la vita in Italia, nutro una profonda ammirazione per la scuola asiatica e la relativa codifica delle ricette, a qualsiasi livello”, racconta lo chef.
Viaggi e spostamenti per aprirsi a nuove culture. “Trovo che spostarsi sia un’esperienza molto utile sotto il profilo culturale – spiega -, per essere cittadini del mondo e per poter accogliere meglio un ospite straniero in Italia. Ma qui non proponiamo il nostro fine dining: il format è simile a quello di Spiga, che però ha sede in centro, in una zona di uffici e non su un’isola a vocazione turistica”.
La proposta culinaria omaggia la tradizione italiana e quella asiatica. “I miei partner lo definiscono ‘casual’ – dice lo chef Bartolini -: mixa il gastronomico e le preferenze del turismo asiatico, con una sezione particolarmente generosa di paste e la pizza. L’idea è quella di offrire comfort a orari diversi, coniugando ingredienti eccellenti, cultura italiana e atmosfera moderna”.
La forza dello chef Bartolini supera ogni ostacolo e raddoppia la sua presenza a Hong Kong. “Nonostante le turbolenze anche politiche, mi hanno proposto di raddoppiare e ho accettato – racconta -. Purtroppo non ho potuto presenziare all’inaugurazione, a causa delle restrizioni sugli spostamenti, ma mediante video e videochiamate sono stato in contatto permanente con lo chef per la definizione di un repertorio di ricette da replicare. Si tratta di Paolo Olivieri, già alla guida di Spiga, cui ho chiesto di trasmettere nel nuovo locale i valori su cui avevamo lavorato. E si è innamorato così tanto del progetto, che ha scelto di fermarsi, cosicché appena sarà possibile viaggiare, arriverà un nuovo chef dall’Italia per il vecchio locale. E io riprenderò con regolarità le mie visite trimestrali, non voglio parlarne per scaramanzia”.
Immagine di copertina dal sito dello chef Enrico Bartolini
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