I profumi, l’accoglienza, il gusto, tutto riconduce alla Sicilia, anche in quel menù degustazione del Ristorante Il Moro, pensato dallo Chef Salvatore Butticé per approdare in Trinacria. Eppure siamo lontani migliaia di chilometri dall’isola di Sciascia, Pirandello e Camilleri. Qui a Monza, dove la “sventurata monaca” del Manzoni rispose alle lusinghe dell’amore, c’è un angolo di Sicilia che sa di pistacchi di Raffadali, gamberi di Mazara e di ammiscata delll’Agrigentino.
“Viaggio in Sicilia” è certamente il modo migliore per conoscere la sua cucina, raccontata attraverso un percorso degustazione di otto portate, essenza stessa della territorialità siciliana. Quasi una Madeleine per lo chef e per i suoi fratelli, Vincenzo Butticé, general manager di tutti i progetti della famiglia e Antonella Butticé, sommelier al Moro, venuti su fin da piccoli mangiando la mandorla di Raffadali, le prugne nere di Sicilia, il pomodoro alla carrettiera e il suino dei Nebrodi. In questo viaggio la rotta è verso grandi piaceri, come nel caso del “riso con limone, erbe fini cannelli e bottarga” dove ogni boccone è un’escalation di sapori, tutti ben cadenzati ed equilibrati.
O i “bottoni, ragusano, pomodoro alla carrettiera e mitili”, un inno alla tradizione della Trinacria. Il grande classico, che consente di trovare il meglio dello Chef Butticé sono i suoi “paccheri di Senatore Cappelli, pistacchio di Raffadali e gamberi di Mazara”, un’esplosione di ricchezza gustativa, dove ogni singolo elemento è percepito al massimo del suo potenziale.
Anche il pane, realizzato due volte al giorno usando solo antichi grani siciliani che necessitano di 36 ore di lievitazione, è un’esperienza, come tutti gli sfizi, che escono dalla cucina come una continua sorpresa. Tra tutti non uscite dal locale senza aver assaggiato l’ammiscata, street food siculo ante litteram dell’Agrigentino, a base di semola di grano e farciti con olive, pepe e molto altro ancora.
Ottima la carta dei vini, 450 etichette, selezionata da Antonella Butticé, sommelier di lungo corso, capace di stupire anche l’appassionato più smaliziato con piccole produzioni di nicchia. Di una simpatia contagiosa, questa donna del vino sa essere professionale ma calda, come il sole della Sicilia.
Se c’è una cosa che ci piace dello Chef Butticé è che la sua cucina è scevra da qualunque ostentazione egoica, con piatti che si mantengono in equilibrio tra tecnica, presentazione e gusto. I piatti di Butticé sono certamente ben presentati, non c’è che dire, ma il colpo di fulmine con la sua cucina arriva al palato, come naturale conseguenza della cura che mette in ciascun ingrediente.
Il punto di osservazione cambia con Salvatore Butticé, perché – caso più unico che raro nella ristorazione, – è stato per molti anni head sommelier, prima di diventare chef. Ecco che probabilmente conoscere gli umori della sala, le aspettative della clientela, l’eventuale difficile mangiabilità di alcuni piatti, che hanno ceduto il passo più alla forma che alla sostanza, può aver dato a questo chef la solida consapevolezza di quale fosse il giusto mezzo tra stile e gusto.
La sensazione è che nel ristorante il Moro di Monza l’alchimia più potente sia quella creata da questa famiglia capace di lavorare, senza perdere il filo dell’affetto fraterno, come conferma a più riprese Vincenzo Butticé. A lui spetta il ruolo di general manager di tutte le attività, della bottega de Il Moro e della “A Trattoria”, un altro locale di Monza, dall’ambiente spartano, reso unico dal sorriso della famiglia Butticé.
Il Moro
Apre pranzo 1230-14.15 da martedì a domenica
Cena 20-22.15 tutti i giorni
Via Gian Francesco Parravicini 44- Monza
info@ilmororistorante.it
www.ilmororistorante.it
+039 327899
Bottega il Moro
dalle 10 alle 13.30 da martedì a domenica
dalle 17 alle 20.30 tutti i giorni
3662075952
A Trattoria
Via Vittorio Emanuele 36- Monza
dalle 10 alle 15; dalle 17 alle 22 tutti i giorni
+0392185078
info@atrattoria.it
www.atrattoria.it
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