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Impatto ambientale del cibo, per l’83% degli italiani il livello è ancora alto
21 Apr 2021 07:56

Negli ultimi tempi è cresciuta l’attenzione degli italiani per la qualità dei prodotti che mangiano, ma è cresciuta soprattutto la cura dell’ambiente. Secondo un sondaggio di TheFork, l’83,8% degli italiani intervistati ritiene che i consumi alimentari abbiano un impatto ambientale elevato o molto elevato.

Impatto ambientale del cibo, per l’83% degli italiani il livello è ancora alto

Natura, ambiente, riscaldamento globale, variazioni climatiche e inquinamento sono tutte tematiche di rilevante importanza in ogni ambito della vita umana. La relazione tra cibo e impatto può non sembrare immediata, ma negli ultimi tempi si è sviluppata una grande attenzione nei suoi confronti.

Gli italiano sono attenti a ciò che mangiano, sia dal punto di vista della qualità e della provenienza dei prodotti, che da quello dell’impatto ambientale. A tal proposito TheFork, piattaforma per la prenotazione online dei ristoranti, ha condotto una ricerca su oltre 2000 dei suoi utenti in occasione della Giornata della Terra 2021 (Earth Day) del 22 aprile. Lo scopo è quello di comprendere quali siano le abitudini sostenibili legate al cibo che gli italiani hanno sviluppato o coltivato nell’ultimo anno e soprattutto il loro punto di vista circa gli sprechi alimentari.

La ricerca dimostra che in Italia l’83,8% ritiene che i consumi alimentari hanno un impatto ambientale elevato o molto elevato. I cibi, per gli intervistati, non hanno tutti lo stesso grado di impatto. Tra quelli maggiormente impattanti ci sono carne, olio di palma, frutta e verdura di importazione, pesce non di stagione e mais Ogm. Al contrario invece di frutta e pesce di stagione, legumi, cereali e soia che sono invece considerati poco impattanti. Rimangono in una zona grigia la carne “finta”, quella con ingredienti di origine vegetale, e latte e derivati.

Cibo a impatto ambientale, come sono cambiati i consumi con i lockdown

La pandemia di Coronavirus e il lockdown forzato hanno influito sulle abitudini degli italiani, anche quelle alimentari. In base alla ricerca, infatti, il 54,8% pensa che gli sprechi alimentari domestici e non sono diminuiti durante le varie quarantene. Rimane alto anche il consumo di alimenti ad alto impatto ambientale (39,9%).

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In particolare gli intervistati affermano che quando cucinano a casa seguono l’abitudine di fare la spesa evitando gli sprechi e acquistano solo ciò che si consuma. Inoltre si è diffusa anche la buona pratica di cucinare ricette di recupero per consumare i cibi in scadenza. Infine, quando si fa la spesa, si fa attenzione anche agli imballaggi degli alimenti e sempre di più si scelgono prodotti sfusi.

La rinnovata attenzione all’ambiente ha fatto compiere passi avanti ma la strada da percorrere è ancora tanta. Sono ancora poche, per esempio, le persone che scelgono cibi sostenibili quando fanno la spesa. O, ancora, che scelgono ristoranti attenti alla sostenibilità quando si tratta di consegna a domicilio o asporto. Inoltre, si mettono in pratica abitudini come regalare gli alimenti che altrimenti andrebbero buttati, usare gli scarti per cucinare o ancora utilizzare app di recupero.


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