La cooperazione internazionale e la formazione nel mondo ittico diventano delle priorità strategica per gli operatori ittici del domani. Durante i lavori fieristici del salone della blue economy, SEALOGY, svoltosi presso Ferrara Fiere e Congressi, si è avuto un importantissimo dibattito sull’innovativo progetto “Smart Goro”, cofinanziato dal FLAG Costa dell’Emilia-Romagna. L’essenza del progetto è stata la formazione e la cooperazione internazionale con una delegazione dei soci del Co.Pe.Go – Consorzio Pescatori di Goro recatasi in visita a Yerseke, importante realtà dei Paesi Bassi che si caratterizza per la produzione di cozze e ostriche attraverso metodi innovativi che prevedono la digitalizzazione dei processi di analisi della qualità del prodotto e della commercializzazione.
Un progetto notevolmente interessante che potrebbe divenire utile per numerose realtà legate alla pesca e all’ostricoltura dell’Italia, egregiamente descritto, nel corso delle giornate di SEALOGY, dal presidente del Co.Pe.Go, Massimo Genari. Lo stand dedicato alle ostriche e vongole di Goro è stato al centro di numerose iniziative, registrando la presenza, oltre del presidente del Co.Pe.Go Massimo Genari, anche del vicepresidente Luca Mangolini, del sindaco di Goro Marika Bugnoli, del vicesindaco Thomas Turolla e dell’assessore Giacomo Pandini. L’importante progetto “Smart Goro” intende diffondere la conoscenza sulle opportunità offerte dal mondo della pesca, identificando nuovi metodi e tecniche produttive, rafforzando la leadership della O.P. nel contesto locale e orientando le nuove strategie di sviluppo produttivo, commerciale e di filiera a beneficio di tutta la comunità locale.
La Sacca di Goro, all’estremo lembo nord del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, in provincia di Ferrara, ha una naturale confluenza di acqua dolce proveniente dal Po e di acqua salata che entra dal mare favorendo lo sviluppo di numerose specie ittiche ed in particolare di molluschi come vongole, cozze e ostriche. Questo ambiente, esempio unico per la valenza ambientale di simbiosi riuscita tra uomo ed ecosistema, inserito all’interno del Parco del Delta del Po, sito UNESCO, è ad oggi la seconda realtà al mondo, la prima in Europa e in Italia per allevamento e produzione della vongola verace, una tradizione recente che parte dagli anni ‘70, che però si innesca in una lunga storia di rapporto tra uomo, laguna e mare.
La “Vongola di Goro” viene allevata come in un campo agricolo dove il novellame viene seminato manualmente, per arrivare alla pesca e raccolta dopo 6-12 mesi. Quest’ultima si effettua con rasche a mano o con idrorasca a motore. Una volta raccolte, le vongole vengono setacciate e depurate in appositi stabulari prima di essere messe in commercio. Le caratteristiche ambientali e strutturali della laguna così particolari ed uniche garantiscono alla vongola di Goro qualità e tassi di crescita unici in Europa. “Un fabbrica di molluschi a cielo aperto”, in un’ambiente lagunare protetto di 1.600 ettari a cui si aggiungono 800 ettari di zone di allevamento del seme.
Le attività del Co.Pe.Go. stanno consentendo agli operatori del settore di perfezionare ulteriormente la coltivazione, la raccolta, la commercializzazione del settore e le attività di marketing territoriale, rendendo la realtà ittica e il territorio del Comune di Goro un caso studio meritevole di estrema attenzione da parte di tutti gli operatori della pesca e dagli analisti interessati ai progetti di promozione territoriale delle piccole comunità. SEALOGY ha consentito alla comunità di Goro di avere una vetrina internazionale, attirando ulteriore curiosità sul lavoro che gli operatori stanno svolgendo nella realtà territoriale e sulle innovazioni settoriali avviate con il progetto “Smart Goro”.
Lascia un commento