

Assaggiare le materie prime locali, degustare le ricette di un tempo, scoprire le rivisitazioni degli chef: attraverso il cibo e il vino si conosce la cultura del territorio e si comincia già a viaggiare. Un itinerario che attraversa tutta l’Italia per consentire ai visitatori di assaggiare prodotti tipici e piatti unici della gastronomia delle diverse regioni e località è una delle proposte di Agritravel Expo – Fiera dei Territori e del Turismo Slow, in programma dal 4 al 6 aprile 2025 alla Fiera di Bergamo Promoberg. Giunta alla decima edizione, la fiera diventa location ideale per far conoscere agli operatori di settore e al grande pubblico le innumerevoli tradizioni culinarie del Bel Paese attraverso degustazioni e masterclass. Tra tutti, il laboratorio dimostrativo con cooking show dedicato alla fregola sarda, organizzato dalla Regione Sardegna con partner Slow Food.
Quella legata all’enogastronomia è una voce fondamentale del settore turistico, tanto che il valore economico in Italia supera i 40 miliardi di euro. Il numero delle persone che vanno in vacanza per cibo, vino, olio e altri prodotti tipici è in continua crescita: l’anno scorso si è registrato un +12% sul 2023. Si stimano in 14,5 milioni i potenziali turisti italiani del gusto, interessati per il 64% a mete vicine. Sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano a cura di Roberta Garibaldi, presidente di Aite (Associazione italiana turismo enogastronomico) e docente all’Università degli studi di Bergamo.
Interessante scoprire la top 5 dei prodotti più rappresentativi dell’Italia in ambito agroalimentare: il vino al primo posto con il 38,1% delle preferenze, l’olio extravergine di oliva (24%), la pizza (22%), la pasta (15%) e i formaggi (11%). Dal rapporto emergono anche cinque «tribù enogastronomiche», gruppi di persone che scelgono il viaggio enogastronomico per motivi diversi: i ricercatori (42,1%) per vivere nuove esperienze in tema, i festaioli (23%) per divertirsi e socializzare, gli intellettuali (19%) per arricchire il proprio bagaglio culturale, i figli dei fiori (11,5%) per il proprio benessere psicofisico, gli edonisti (4,3%) per concedersi un lusso.
Il viaggio enogastronomico di Agritravel Expo inizia proprio dal territorio che ospita la fiera. Anche dal punto di vista culinario, infatti, la regione lombarda ha molto da offrire. Tra i piatti simbolo che la rappresentano figura il risotto, declinato in innumerevoli varianti, come anche il gran bollito, composto da cinque tagli diversi di carne, da accompagnare secondo tradizione alla mostarda, con frutti interi come si gusta a Cremona, o con le mele campanine a fette, come si usa a Mantova. Ogni località è specializzata in ricette tipiche che si tramandano da generazioni. A Bergamo si possono assaggiare i famosi casoncelli, una pasta fresca a forma di mezzaluna, ripiena di salsiccia e carne macinata di manzo, condita con burro, salvia, formaggio grattugiato e qualche volta anche pancetta. Tra i primi piatti della tradizione lombarda, da degustare a Cremona, ci sono i marubini, tortelli cotti nel brodo realizzato con tre diversi tipi di carne: vitello, manzo e pollo. All’interno, il ripieno contiene manzo, salamella o salame fresco all’aglio, grana padano e noce moscata. Dolce tipico di Cremona è invece il torrone morbido o croccante. Parlando di dolci lombardi, non si può non nominare la sbrisolona, tipica di Mantova, una torta friabile a base di mandorle. Tra i prodotti che hanno ricevuto il riconoscimento di Indicazione geografica protetta c’è la Pera tipica mantovana, che comprende le sei varietà certificate, coltivate tradizionalmente a Mantova: Abate Fetel, Decana del Comizio, Conference, Kaiser, William, Max Red Bartlett. Chiudiamo con due prodotti fondamentali della gastronomia di Pavia, altra destinazione presente ad Agritravel Expo. Il Salame di Varzi è frutto di un’antica ricetta, ma anche delle particolari condizioni climatiche dell’Oltrepò Pavese montano che ne garantisce l’ottima stagionatura. Il sapore è dolce e delicato, con un aroma fragrante e caratteristico, un retrogusto leggermente amarognolo. E poi il Salame d’oca di Mortara, insaccato in pelle d’oca e cotto, è composto da carne d’oca tritata assieme a carni magre e grasse di suino.
Ad Agritravel Expo si prepara poi la fregola sarda. Semola di grano duro, acqua e sale, a volte anche un uovo. Sono semplici gli ingredienti che danno vita a un piatto iconico. Ad Agritravel Expo un laboratorio dimostrativo con cooking show sarà dedicato proprio alla fregola sarda. Organizzato da Regione Sardegna con partner Slow Food, l’appuntamento diventa occasione preziosa per imparare a preparare e cuocere un’ottima fregola, ma anche per assaggiarla. L’Isola ha un’offerta gastronomica molto varia, frutto di una commistione tra piatti a base di carne dell’entroterra e di pesce nella zona costiera. Si va dal famoso porceddu, il maialetto arrosto profumato con foglie di mirto e rosmarino, alla panada di anguille, dalla burrida alla cagliaritana, una speciale zuppa di pesce, alle ispinadas, spiedini di carne di pecora. Che sia carne o pesce, il consiglio è quello di concludere con le seadas, frittelle di pasta ripiene di pecorino fresco e cosparse di miele.
Cambiamo territorio ma rimaniamo nel campo dei salumi, perché parlando di Bologna non si può non nominare la Mortadella Bologna Igp, eccellenza del capoluogo emiliano. A fette sottili o a cubetti, la tradizione la vuole anche come ingrediente nel ripieno dei tortellini bolognesi, altro piatto tipico, da degustare in brodo. Da non confondere con i più grandi tortelloni di ricotta, conditi con burro e salvia. Altro prodotto Dop è la Patata di Bologna, mentre tra i piatti da assaggiare, sicuramente le lasagne con il tipico ragù alla bolognese. Presente ad Agritravel Expo con la sua ricca offerta culinaria anche la vicina Modena. Nota per il suo aceto balsamico, vanta due prodotti di salumeria d’eccellenza. Il primo è il Prosciutto di Modena Dop dalla stagionatura di almeno 12 mesi e dal profumo dolce e intenso, l’altro è il Cotechino Modena Igp, da accompagnare magari a un tipico vino rosso frizzante come il Lambrusco.

Spostandosi verso Verona e il territorio del Garda si scopre una gastronomia ancora diversa, influenzata dalle tradizioni delle tre regioni che qui si incrociano, e che mette insieme i prodotti di terra e quelli di lago. Il menu ideale comincia con i bigoli alle sarde di lago, oppure con il risotto all’Amarone che unisce due specialità del posto: il risotto vialone nano Igp di Isola della Scala e l’ottimo vino Amarone della Valpolicella. Si prosegue con il luccio in salsa alla gardesana, un piatto delicato servito con limoni, capperi, acciughe e olio del Garda. E non si può che finire con il dolce della tradizione: il pandoro, buono tutto l’anno, non solo a Natale.
Continuiamo la carrellata gastronomica fra i territori presenti ad Agritravel Expo con la Toscana che offre specialità uniche e caratteristiche. È il caso del lardo di Colonnata che si scioglie in bocca, arricchito da erbe aromatiche e spezie, da degustare come antipasto, insieme a salumi a base di cinghiale e crostini di pane nero. Il pane, non più fresco, è protagonista di tanti piatti come la ribollita, che lo accompagna ai fagioli cannellini, al cavolo nero e ad altre verdure, e ancora la panzanella con pane raffermo, pomodori maturi e basilico. Con il pane abbrustolito si serve un’altra specialità: il caciucco alla livornese. Ma la tradizione culinaria toscana comprende soprattutto carni: la bistecca alla fiorentina, il cinghiale al Chianti, la trippa alla fiorentina, la selvaggina. Gusti decisi da accompagnare a vini rossi importanti come il Montepulciano e il Brunello. Da non dimenticare il panforte e i cantuccini alle mandorle col vin santo.
Sapori autentici e genuini con prodotti di terra fanno parte dell’offerta gastronomica presentata dall’Abruzzo ad Agritravel Expo. Tra i piatti simbolo di questa terra ci sono gli arrosticini, esclusivamente di carne di pecora e cotti alla brace, consumati anche come finger food. Proprio come pipindune e ove, spuntino con peperoni rossi aggiunti in padella alle uova leggermente sbattute. Tra i primi, da assaggiare i tipici spaghetti alla chitarra, che prendono il nome dallo strumento utilizzato per prepararli, le sagne e fagioli e i ravioli dolci di ricotta. Un secondo da non mancare: le pallotte cacio e ova, polpette fatte con uova e formaggio, ma anche la pecora alla callara cucinata nei paioli di rame.
Patria della cucina piccante per eccellenza, in Calabria non si può non assaggiare la ’nduja, salame tipico da spalmare realizzato con peperoncino. Tra i salumi si trova anche il gusto inconfondibile della spianata calabra, mentre il morzello catanzarese si può mangiare come panino ripieno di sugo piccante, trippa e frattaglie. La cuccìa è una zuppa a base di grano bollito preparata in diverse versioni, mentre come secondo piatto si possono degustare i classici peperoni ripieni. E chiudiamo con un dessert delizioso: il tartufo di Pizzo.
Ad Agritravel Expo la Sicilia darà il meglio di sé con i prodotti della sua terra: dal Pecorino Siciliano Dop al Cappero di Pantelleria Igp, dal Pistacchio Verde di Bronte Dop al Pomodoro di Pachino Igp, fino al Cioccolato di Modica Igp. Perfetti anche come finger food, si possono assaggiare arancini o arancine di riso, lo sfincione palermitano, una sorta di pizza, e le panelle, fritture con farina di ceci. Chi preferisce il dolce, va sul sicuro con il classico cannolo siciliano e la granita rinfrescante. E poi la pasta alla Norma, la caponata, le sarde a beccafico, piatti della tradizione gastronomica siciliana assolutamente da provare.
Lascia un commento