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Il 2019 è l’anno d’oro della birra italiana: record per produzione, consumi ed export
17 Lug 2020 18:47

Il 2019 è stato un anno d’oro per la birra in Italia.  L’Annual Report 2019 di AssoBirra nel nostro Paese ha confermato un aumento della produzione rispetto al 2018. A questo ha fatto seguito una crescita dei consumi interni e un boom di esportazioni. In espansione anche il numero degli occupati nel settore birrario.

L’anno d’oro della birra in Italia

I numeri. Secondo i dati di AssoBirra, rispetto al 2018, la produzione è aumentata del 5%. La birra registra così una crescita per il terzo anno consecutivo. All’offerta corrisponde una domanda adeguata. In Italia, infatti, sono cresciuti del 2,6% i consumi interni di birra.

Secondo quanto precisa l’associazione, nel 2019, la produzione di birra in Italia è passata da 16.421.000 a 17.247.000 ettolitri. Il dato si pone perfettamente in linea con il trend positivo che negli ultimi dieci anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al nono posto in Europa, con un’incidenza del 4,5% sul totale realizzato nel continente.

L’intero comparto è stato interessato dagli aumenti di produzione. Anche i piccoli produttori, che in Italia sono circa 850, hanno registrato una crescita totale del 3,8% rispetto al 2018.

Sul fronte interno, i dati confermano un vero e proprio record storico. I consumi della birra in Italia, infatti, hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018. Consequenziale l’impatto diretto sui consumi pro-capite, che sono passati dai 33,6 litri del 2018 ai 34,6 del 2019.

Il prodotto italiano, però, piace anche all’estero. Lo conferma il fatto che l’export di birra italiana nel 2019 ha avuto un aumento del 13%. Già nel 2018 l’esportazione di birra aveva fatto un grande balzo, registrando un aumento del 6,6% sul 2017. Nel 2019 i volumi esportati si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, segnando un +13% rispetto al 2018. Soprattutto verso i Paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito (ben il 46% del totale), gli Stati Uniti (9,7%) e l’Australia (8%). Altro massimo storico per il comparto.

I risultati straordinari ottenuti dal settore birrario hanno avuto dei riscontri positivi anche su altri versanti, come quello dell’occupazione. In Italia, infatti, si sono registrati ben 3.300 posti di lavoro in più rispetto al 2018 tra addetti diretti e indiretti per un totale di oltre 144.000 occupati lungo tutta la filiera. “Un comparto dunque che genera posti di lavoro, in maniera più che proporzionale rispetto al sistema economico nazionale”, sottolinea il presidente di AssoBirra Michele Cason.


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