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I prodotti e le novità della GDO degli ultimi mesi, innovazione e sostenibilità temi centrali
04 Mag 2021 10:31

La quarta edizione del Focus GDO di Myfruit.it, conclusasi a metà aprile del 2021, ha permesso di tracciare un bilancio sulle novità che hanno caratterizzato i primi mesi del nuovo anno.

Se il 2020 ha in parte rivoluzionato le dinamiche di acquisto e cambiato il carrello del consumatore, altri aspetti sono tornati più forti di prima innovazione e sostenibilità sono i due temi fondamentali negli ultimi anni, che probabilmente continueranno a catalizzare l’attenzione delle aziende del settore, delle insegne e dei consumatori. I prodotti all’interno della GDO che hanno visto una forte presenza nel mercato nazionale, nel corso dell’anno 2020, sono in forte perdita nel 2021 e tra questi possiamo citare arance, mele e patate.

I prodotti più in difficoltà durante l’inizio della pandemia mostrano tendenze positive nel 2021. Ne sono un esempio le fragole le quali, anche a causa di una forte carenza di prodotto, nel mese di marzo 2021 mostrano un aumento del mix prezzi di 18 punti. Sostanzialmente, dalle analisi di mercato di “Italiafruit.net”, prendendo in considerazione il trimestre gennaio-marzo cambia la classifica dei primi dieci prodotti, ma non la sostanza: tendenze a picco per arance, mele, patate e clementine-mandarini, fragole in positivo con pochi altri prodotti.

Quello di marzo può essere considerato un mese cruciale per le dinamiche della GDO, sia per le vendite di ortofrutta sia per quelle di alimentari in generale: in questo periodo, nel 2020, scattarono le prime chiusure nazionali con corsa alle provviste mai assistita negli ultimi decenni. Il 2021 non poteva tenere tali livelli di vendita e infatti i trend del reparto ortofrutta risultano essere negativi. Qualche elemento positivo è possibile comunque ricavarlo: -5,3% nelle vendite a valore e -8,6% a volume, ma considerando le tendenze di marzo 2020 rispetto al 2019 (+15% a valore e +17% a volume) si capisce come il 2021 stia performando positivamente se confrontato con i due anni precedenti: +9% a valore e +7% a volume. Le restrizioni e le problematiche legate all’emergenza sanitaria hanno agevolato le vendite dei supermercati, svantaggiando i mercati rionali per l’ortofrutta, con la complicità, soprattutto, della chiusura dell’Ho.Re.Ca. Attualmente, il dibattito nel canale della GDO vede l’emergere dei vantaggi della digitalizzazione e delle vendite di biologico per le catene di approvvigionamento attraverso la creazione di Marketplace.

La crescita del fenomeno ha riguardato, naturalmente, anche il biologico, tuttora al centro delle richieste dei consumatori che lo collocano fra i principali driver di acquisto insieme alla sostenibilità, all’alta qualità, all’origine, possibilmente locale, territoriale e a km0, dei prodotti, categorie per le quali alcuni consumatori sono anche disposti a pagare una tariffa maggiorata. I protagonisti della Grande Distribuzione Organizzata hanno ben compreso che l’impegno per il futuro riguarda principalmente l’ottimizzazione delle produzioni, delle lavorazioni, dei canali di vendita e razionalizzare tutte le fasi della filiera è senz’altro prioritario insieme al consolidamento dell’esperienza accumulata dai protagonisti del settore nel corso di un anno difficilissimo come è stato quello del 2020.


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