I fratelli Tamani lasciano il ristorante l’Ambasciata di Quistello. Romano e il fratello Francesco, detto Carlo, si spostano a Villa Bartolomea, in riva all’Adige. La nuova apertura è prevista proprio per i primi di dicembre.
La fine di un’era gastronomica
Un cambiamento epocale. La storica e stellata struttura mantovana era il fiore all’occhiello dei fratelli Tamani. Realizzarono il loro ristorante nel 1978 e lo dedicarono alla famiglia dell’ambasciatore Adolfo Alessandrini, originario proprio di Quistello. Lo chef Romano aveva sin da subito impresso la sua impronta alla cucina dell’Ambasciata, lontana dalla nouvelle cousine che in quei tempi si andava affermando.
“Uno sfarzo circense e rinascimentale è il contorno di piatti sontuosi e barocchi, l’eccesso è favorito, la misura osteggiata”. Questa la definizione degli ispettori Michelin. L’Ambasciata si presenta come una sorta di circo gastronomico tra tendoni a righe, tappeti e grandi specchi. “Racconta di magie barocche – si legge sul sito – e atmosfere rinascimentali eleganti e surreali, tra pile di libri antichi, specchi imponenti, drappeggi e candelabri d’argento. Una versione sfarzosa e opulenta del “bar di Guerre Stellari”, secondo la definizione che ne diede Lucio Dalla”.
Ad alimentare la magia, però, adesso non ci saranno più i fratelli Tamani. Ad onor del vero a settembre Romano Tamani aveva ceduto il ristorante allo chef Matteo Ugolotti e al socio Paolo Guaragnella. Lo chef rimaneva – senza il fratello Carlo – come supervisore per accertarsi della continuità della proposta gastronomica. Inoltre anche Ugolotti sembrava marciare sulla stessa strada. “Non è un cambio di gestione, farò l’executive delle ricette di Romano”, diceva.
Qualcosa però deve aver preso una piega diversa. Tamiani, infatti, ha scelto di spostarsi parlando di “ingratitudine”.
Cambio della guardia al ristorante l’Ambasciata di Quistello
Matteo Ugolotti è stato allievo di Romano Tamani per 5 anni. Poi la carriera lo ha portato in giro per il mondo, fino alla decisione di tornare in Italia per aderire al progetto dell’Ambasciata. “Abbiamo portato professionalità, avevamo affiancato a Romano una brigata di giovani senza togliergli l’ultima parola su tutto, ma alla fine ha scelto di andarsene. Peccato. Ma il nostro progetto va avanti e pur senza una figura storica come quella dei Tamani, il ristorante esprime nuova energia proponendosi anche come inclusivo. E raggiungendo tutte le fasce d’età grazie ad un ampio ventaglio di soluzioni”.
Adesso cresce l’attesa per l’apertura della nuova Ambasciata ai primi di dicembre, a Villa Bartolomea, nell’omonimo paese del Veronese in riva all’Adige. I fratelli Tamani sono pronti a far rivivere la loro storia e lo faranno ad una cinquantina di chilometri da Quistello, dove è nata la loro sede storica.
Immagini dalla pagina Facebook del ristorante l’Ambasciata
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