Qualche anno fa una troupe televisiva svedese, in Italia per registrare alcuni contributi video/giornalistici sulle usanze italiane, intervistò lo chef Nazareno Fontana su quello che è un suo pezzo forte da sempre, ovvero la cucina di territorio, di tradizione. Il servizio andò in onda sulla prima rete televisiva nazionale e fu così che gli svedesi scoprirono e apprezzarono le qualità dello chef, decretandogli un successo che venne poi consolidato nel paese con la pubblicazione di diversi libri di ricette; libri tradotti successivamente anche in lingua tedesca. Una presenza in tv che non sfuggi chiaramente neanche ai diversi italiani che vivono in Svezia e che tornado per le vacanze estive in patria gli testimoniarono, non solo l’orgoglio provato, ma di come oramai, lo chef, avesse ottenuto una grande popolarità in tutto il paese. Una popolarità, quella di Nazareno Fontana, sancita anche attraverso la presenza del suo volto, sulla copertina di un cd di brani italiani, prodotto e distribuito in Svezia dalla casa discografica Emi. Una notorietà che continua nel tempo e che ha visto un tour operator di viaggi proporgli un’idea subito condivisa, ovvero quella di portare a Terracina, in provincia di Latina, città nella quale da circa quarant’anni gestisce il ristorante Il Caminetto, turisti svedesi, appassionati di cucina e suoi fan, per farli partecipare anche a dei corsi di cucina.
L’idea, oramai già da diverso tempo, è diventata realtà; una gran bella realtà che lo chef Fontana svolge nei mesi di maggio e settembre, destagionalizzandola e rendendola molto più funzionale, soprattutto per alcuni aspetti che, in piena stagione estiva, sarebbero improponibili. Il viaggio culinario degli svedesi a Terracina inizia nel regno di Fontana, la cucina del Ristorante Il Caminetto, appunto, dove gli ospiti hanno la possibilità, tra le altre, di osservare la preparazione della pasta all’uovo; di vedere come nasce un cannellone; capire come viene effettuata la sfilettatura del pesce. Successivamente i novelli cuochi vengono accompagnati nella Fattoria Trani, di proprietà della moglie e della cognata dello chef, dove hanno la possibilità di vedere il funzionamento di un frantoio e soprattutto di degustare formaggi e salumi prodotti in modo autoctono.
L’ultima fase del corso passa attraverso l’assaggio di vini presso l’Enoteca de Il Caminetto, dove l’apprezzato sommelier Biagio Fontana racconta e descrive alcuni tra i migliori vitigni delle terre pontine. I turisti si ritrovano poi tutti a tavola per la cena, durante la quale vengono consegnati i tanto attesi diplomi di fine corso. “Negli anni – racconta lo chef – abbiamo sempre avuto una partecipazione costante e soprattutto attenta, scrupolosa, di persone che vivono questo evento come un momento, altamente, didattico. Non a caso, spesso, tanti di loro prendono appunti e fanno domande su ogni argomento, cercando di carpire quelle che, evidentemente, per loro sono dinamiche della nostra cucina sconosciute, ma che tanto vorrebbero conoscere. L’approccio di queste persone è quasi di “formazione” più che di informazione. Sicuramente un motivo di vanto per l’arte culinaria italiana/terracinese che trova, anche in questi contesti, la possibilità di essere trasmessa oltre confine”.
Un format quello di Nazareno Fontana che, tra le altre cose, ha di fatto sviluppato una attività turistica fuori stagione che, applicato in generale, dovrebbe rappresentare la chiave di volta non solo del turismo di una sola città, ma di un’intera nazione.
Questo articolo è un comunicato stampa caricato dalla redazione di CookMagazine
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