Mosche e grilli diventano indispensabili per la realizzazione di mangimi del futuro. Presto aziende e sturt up della Confagricoltura potranno entrare nel settore del novel food, grazie agli insetti. Le larve di mosche verranno utilizzate per aumentare il livello proteico delle crocchette per cani. Gli insetti serviranno a convertire resti di frutta e verdura in prodotti da impiegare nei mangimi.
I mangimi del futuro saranno realizzati grazie a mosche e grilli. Presto aziende e sturt up della Confagricoltura potranno allevare larve di mosche per produrre crocchette per cani ad alto contenuto proteico, ottimo stabilizzatore della flora batterica intestinale in grado di prevenire infezioni e malattie. Ma anche utilizzare insetti per convertire resti di frutta e verdura in farina proteica e olio da impiegare nei mangimi.
Di recente, inoltre, l’Unione Europea ha approvato una proposta che consente la reintroduzione di proteine animali trasformate da non ruminanti e insetti nei mangimi per pollame e suini. Cade così un divieto che risaliva ai tempi della Mucca pazza.
La decisione si inserisce sulla scia della strategia Farm to Fork. Con i suoi principi infatti punta proprio a promuovere una produzione di alimenti e mangimi più circolare e sostenibile.
Il percorso però non è ancora concluso. C’è ancora strada da percorrere prima di poter produrre con gli insetti mangimi, biogas, bioplastiche e fertilizzanti agricoli. Confagri sottolinea infatti che occorre aggiornare la normativa nazionale da parte del ministero della Salute, indietro rispetto a quella europea e superare le difficoltà burocratiche che frenano la crescita di un settore dalle grandi potenzialità.
Nell’ambito della normativa su novel food, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa ha espresso una prima valutazione completa su un prodotto derivato da insetto (la larva Tenebrio Molitor) proposto come alimento umano e ha all’esame un’altra decina di domande che riguardano altri tipi di insetti.
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Diversi i progetti firmati dalla Confagricoltura, che accende i riflettori su un possibile business di grossa portata. Secondo International platform of insects for food and feed, in Europa si producono più di 6 mila tonnellate/anno di proteine di insetti ma le previsioni sono di arrivare tra 2 e 5 milioni di tonnellate entro il 2030, a seconda del quadro legislativo che si avrà nei prossimi anni.
Ad allevare insetti per il pet food è la start up Bugslife della presidente dei Giovani di Confagri Umbria, Caterina Luppa. In provincia di Alessandria si trova la prima fattoria di bio conversione ‘Bef Biosystem’, che vanta una valenza unica per la sostenibilità e l’economia circolare.
Sempre in Piemonte in provincia di Torino l’azienda agricola ‘Italian Cricket Farm’ è pronta ad impiegare larve di Tenebrio Molito in un progetto sperimentale di mangime altamente proteico per le galline ovaiole. Si chiama invece ‘Alia Insect Farm’, l’azienda a Truccazzano nel milanese, che si propone di diventare un’agrifarm innovativa per l’allevamento e la trasformazione di grilli commestibili 100% made in Italy.
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