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Fare la spesa dal contadino conquista gli italiani, da Padova a Palermo è boom nell’anno della pandemia
22 Apr 2021 07:55

La pandemia di Coronavirus ha cambiato molte abitudini, tra cui il modo di fare acquisti di prodotti per la tavola. Agli italiani piace sempre di più fare la spesa dal contadino. Nell’anno della pandemia infatti sono aumentate del 5% le aziende agricole che partecipano al canale della vendita diretta e del 10% le famiglie che la scelgono. Lo rileva Cia-Agricoltori Italiani.

Fare la spesa dal contadino conquista gli italiani da Padova a Palermo

h-Alo, impatto ambientale

Foto di congerdesign da Pixabay

Fare la spesa dal contadino si sta imponendo come una nuova abitudine sempre più diffusa tra gli italiani. Negli ultimi dodici mesi, segnati dalla pandemia di Coronavirus, sono aumentate del 5% le aziende agricole che hanno preso parte al circuito della vendita diretta. Allo stesso tempo aumentano del 10% le famiglie che scelgono questo canale.  A fare il punto sul settore è Cia-Agricoltori Italiani con la sua Associazione la Spesa in Campagna che conta 6 mila aziende impegnate in questo circuito.

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Le restrizioni imposte per limitare i contagi hanno favorito la nascita di un legame, tra consumatore e contadino, che si rafforza sempre di più. Si cercano prodotti freschi e di qualità nei mercati contadini e nelle botteghe di prossimità, ma anche online dove l’e-commerce funziona se mette sempre al centro il contatto diretto.

Circa 1200 mercati contadini in Italia

colori del cibo

Oggi l’Italia conta in totale circa 1200 mercati contadini, ricorda Cia, per un fatturato di oltre 6,5 miliardi. “Con le aziende lavoriamo per tutelare la qualità dei nostri mercati contadini – spiega il presidente de la Spesa in Campagna-Cia, Matteo Antonelli – la fiducia consolidata in questo periodo, porta lontano e allo stesso tempo è un canale che contribuisce alla sostenibilità delle aziende delle aree rurali e alla promozione del territorio, tra i punti chiave della ripresa turistica dei prossimi mesi”.

Per il direttore generale di Cia, Claudia Merlino, “si tratta di un’occasione importante per il reddito degli imprenditori agricoli, ma anche per promuovere tra i cittadini agricoltura e agroalimentare italiano fatto di qualità, perché la valorizzazione delle tipicità regionali passa per un costante dialogo tra chi produce e chi porta in tavola”.

Da Padova a Palermo cresce la passione per la spesa dal contadino

Primavera

Il trend ha interessato un po’ tutta l’Italia. Al primo posto c’è il Veneto che ha registrato un aumento di fatturato del 14% già subito dopo il primo lockdown. A Padova, per esempio, sono nove  i punti di la Spasa in Campagna-Cia, di cui quattro solo in città.

Spostandoci verso il Centro Italia, invece, la protagonista è la Toscana. I mercati settimanali tra Firenze, Prato e Pistoia sono dieci, con oltre cento aziende coinvolte. In particolare a Firenze l’interesse degli agricoltori per un banco è cresciuto del 10% e  il giro d’affari a mercato è di circa 300 mila euro l’anno.

Al Sud, invece, la città regina dei mercati è Palermo, con 3 punti in città e un totale di,  75 espositori agricoli. La scorsa primavera, in piena pandemia, si è registrato un vero e proprio boom. Adesso la situazione è stabile con fatturato in due mesi di 50- 60 mila euro a mercato.

 


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