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Gli ortaggi freschi battono le verdure in busta, spesa cala del 5,6%
20 Apr 2021 07:59

Brusco calo dei consumi per le verdure in busta. Per la prima volta, dopo ben sei anni, le verdure tagliate e pronte all’uso chiudono l’anno (il 2020) con una flessione del 4% delle quantità acquistate e del 5,6% della spesa.

Gli ortaggi freschi battono le verdure in busta, la spesa cala del 5,6%

Il fresco vince sul confezionato. Le verdure in busta, già tagliate e pronte all’uso, nel 2020 subiscono un calo del 4% delle quantità acquistate e del 5,6% della spesa. A rilevarlo è l’Ismea in un report interamente dedicato al comparto.

I lockdown  a causa della diffusione del Coronavirus hanno modificato le abitudini degli italiani. Sembra infatti che la rivincita dell’ortofrutta sfusa su quella in busta di IV gamma nella grande distribuzione organizzata dipenda dalle mutate abitudini di acquisto indotte dalla pandemia. Se da un lato calano i consumi del comparto di IV gamma, dall’altro gli ortaggi freschi  mettono a segno +10,7% in volume e +10,5% in valore.

I prezzi inoltre rimangono ancora troppo alti. Secondo l’Ismea infatti  il maggior tempo trascorso a casa ma anche una più spiccata propensione al risparmio, hanno disincentivato gli acquisti di prodotti pronti che, mediamente, presentano prezzi tre volte più alti dello sfuso tradizionale. Ad esempio l’insalata in busta costa mediamente 7,21 euro/Kg contro i 2,19 euro/Kg di quella in cespo.

Per le insalate, che da sole rappresentano quasi i tre quarti dell’intero comparto, la flessione degli acquisti registrata lo scorso anno è stata del 3,1% in volume e del 3,4% in valore. Ancora più marcato il calo degli altri ortaggi lavorati, per lo più rappresentati da carote baby e alla julienne, che pesano in valore il 19% sul comparto e per i quali le vendite hanno segnato flessioni del 6,1% nelle quantità e del 7,4% in valore.

Qualcosa però sembra cambiare. Nei primi due mesi del 2021 le vendite delle verdure in busta hanno avuto ul leggero rialzo in volume (+1%). La spesa però si attesta a -1,4% a causa dei prezzi.


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