Impresa ardua, senza dubbio; impresa sulla quale forse taluni non avrebbero scommesso. E non già per il diffuso successo di pubblico riscontrato lo scorso anno, ma perché si riteneva impossibile (o quasi) fare di meglio. Ed invece, a distanza di un anno, i giovani di Fatia sono riusciti nell’intento di riunire a Grottaglie nuovi e più numerosi vigneron, con l’organizzazione della seconda edizione di Evoluzione Naturale, tenutasi presso l’Antico Convento dei Cappuccini lo scorso 26 e 27 gennaio.
Una kermesse che testimonia il profondo legame tra gli organizzatori e la terra di origine, quell’angolo di Puglia spesso poco noto al turista, ma ricco di bellezze, di intraprendenti e giovani caparbi. E per rendersene conto basta trascorrere qualche ora assieme a Luigi Armentano, Enza De Carolis e Ciro Cavallo (i coordinatori del gruppo); basta poco più di una manciata di minuti per cogliere quel guizzo nello sguardo che li fa procedere tra i meandri burocratici di un appuntamento così visitato. È quel desiderio di spostare l’attenzione su quel regno dell’artigianalità più autentica e pura; è quella necessità di portare i non natii del territorio ad addentrarsi alla scoperta di usi, consuetudini, profumi e sapori. Ed infatti, Evoluzione Naturale, lungi dall’essere una mera “fiera” del vino, è appieno quintessenza di una cultura, spaccato di un popolo che vive di arte norcina, di panificazione, di ceramiche, di agricoltura…Numerosi, dunque, i momenti di confronto ed approfondimento, che hanno visto l’intervento di personalità di spicco del mondo enogastronomico, come il giornalista Sandro Sangiorgi (fondatore di “Porthos Racconta”) e il Professor Buscioni, socio fondatore di FoodMicroTeam S.r.l. (Spin-off dell’Università degli Studi di Firenze), con la qualifica di Responsabile tecnico-scientifico settore bevande fermentate.
L’accresciuto numero delle cantine presenti ha confermato l’apprezzamento della trascorsa edizione, mentre il pubblico di appassionati e di addetti ai lavori si è dimostrato sensibile a visioni, orizzonti e alle vibrazioni dei vini naturali. Come l’anno scorso, la due giorni ha saputo valorizzare, finanche negli allestimenti, le solide radici artistico-rurali di Grottaglie, esponendo le ceramiche di botteghe locali.
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