Epifania, calze più vuote per i bambini: la spesa cala del 25%

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È arrivata anche l’Epifania. L’ultima festa natalizia fa registrare un calo della spesa del 25% rispetto al 2019. Le tradizionali calze della Befana saranno più vuote. Secondo il centro studi Confcooperative, infatti, i mancati acquisti ammontano a 450 milioni di euro.

Epifania, calze più vuote per i bambini: la spesa cala del 25%

Non solo Natale “sobrio”. Gli italiani risparmiano anche per l’Epifania. Saranno solamente due su tre a fare i regali per il 6 gennaio. La spesa complessiva, secondo Confoccoperative, sarà di 1,8 miliardi.

Calze più vuote per i più piccoli quindi. La tradizionale calze appena al camino, quest’anno sarà meno ricca. Ben 450 milioni di acquisti mancati e un calo della spesa del 25% rispetto al 2019.

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“A farla da padrone saranno le calze per i più piccoli, piene di dolci, cioccolato ma anche carbone, prodotto in casa con zucchero italiano”, secondo l’analisi.

Confcooperative segnala come la Befana “sarà l’ennesima ricorrenza che evidenzia le difficoltà di oltre 3,8 milioni di famiglie, per un totale di 10 milioni di persone che vivono in povertà, un esercito gonfiato dalla lockdown economy” e chiede di individuare misure di contrasto alla povertà e politiche attive per concorrere ad affrontare una piaga “che rischia di minare nei prossimi mesi la concordia sociale del paese”.

La maggiore disponibilità di tempo e la voglia di risparmiare portano a cimentarsi in cucina. Se nel periodo della piena quarantena hanno spopolato i lievitati, con il mini-lockdown del Natale si sperimenta con i dolci. In maniera ridotta naturalmente, ma per vedere un sorriso sui volti dei bambini, si può fare un piccolo sforzo.

La pandemia, dunque, ha cambiato le abitudini degli italiani. Si trascorre più tempo in casa e si cucina di più, ma si riflette anche sugli altri regali. La ricerca segnala una crescita dei regali in giochi da tavolo (15%), abbonamenti alla pay tv (7%) e libri (5%), pari al 27% dei regali complessivi. Il primato va comunque alle calze (38%), seguite dai giocattoli (35%).

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