Dieta mediterranea, Coldiretti: “No al bollino rosso: danno per la salute e il sistema produttivo”

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La dieta mediterranea è uno dei regimi alimentari più conosciuti al mondo. E’ vario, ricco ed equilibrato, per questo tanto apprezzato da nutrizionisti di ogni dove. Oggi però corre un grande rischio: quello del bollino rosso sulla base di etichettature “ingannevoli”. A lanciare l’allarme è la Coldiretti.

Dieta mediterranea, l’appello di Coldiretti: “No al bollino rosso: danno per la salute e il sistema produttivo”

La dieta mediterranea, che è anche patrimonio Unesco, dall’inizio dell’anno è anche  considerata la migliore pure per il 2021. A decretarlo è stata la classifica di Us News &World Report, che ogni anno mette a confronto i regimi alimentari più noti. Per quest’anno ne sono stati presi in considerazione ben 39. La tradizionale dieta italiana a base di verdura e frutta fresca, pesce, poca carne rossa, cereali e olio extravergine d’oliva è la numero uno per il quarto anno di fila.

Ma i riconoscimenti non bastano. Il pressing delle multinazionali a sostegno di sistemi alimentari sbagliati che stanno mettendo in pericolo la salute dei cittadini rischia di avere effetti negativi anche sulla dieta alimentare. Un rischio che a catena metterebbe in ginocchio anche un sistema produttivo di qualità a partire dai piccoli agricoltori. Ecco perché il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, dice “no” al bollino rosso sui prodotti della dieta mediterranea che dall’Europa al Sudamerica fino all’Oceania rischiano di essere ingiustamente diffamati da sistemi di etichettatura ingannevoli.

L’appello è stato lanciato in occasione della visita nella sede dell’organizzazione agricola di oltre 300 delegati e ospiti del pre-vertice Onu provenienti da tutto il mondo. Per l’iniziativa “Cibo dei popoli, la filiera agroalimentare italiana incontra il mondo”, è stata allestita dalla Coldiretti una grande mostra sui primati della dieta mediterranea e dell’agricoltura italiana, con il supporto dell’Agenzia Ice e di Filiera Italia.

Un modo per far vivere ai rappresentanti delle Nazioni Unite l’esperienza di un viaggio nella grande bellezza della campagne, fatta di biodiversità, distintività, tradizione, comunità, ricerca, tecnologie innovative, relazioni, dialogo tra i popoli.

“I bollini allarmistici, basandosi sulla presenza di determinate sostanze calcolate su 100 grammi di prodotto e non sulle effettive quantità utilizzate – ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali. Un grave danno per il sistema agroalimentare italiano proprio in un momento in cui potrebbe essere l’elemento di traino di un piano strategico di internazionalizzazione per far crescere la presenza del Made in Italy sui mercati stranieri”.

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