Alain Ducasse arriva anche al Louvre di Parigi. Dalla fine di marzo è possibile gustare, Covid permettendo, un raro e ricercato caffè al Café Alain Ducasse, in uno dei musei più importanti al mondo.
Café Alain Ducasse, lo chef tristellato sbarca al Louvre di Parigi con una miscela unica
Un progetto che affonda le sue radici nella rarità, nell’eccellenza, nella precisione della tostatura. Un professionista del calibro di Alain Ducasse, tre stelle Michelin, non può lasciare alcunché al caso. Il Café Alain Ducasse è infatti il frutto di un accurato lavoro di ricerca dello chef e del suo team.
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Una miscela unica, che rispetta il prodotto in tutte le sue parti. “Abbiamo tostato leggermente il caffè – spiega lo chef Ducasse -, abbiamo deciso di conservare le qualità dei prodotti originali che entrano nella composizione della miscela, quello che ci interessa è valorizzarne le differenze, o meglio esaltare la loro unicità: mantenere ciò che la natura ha prodotto e conservarlo preziosamente”. Una tazzina di caffè si trasforma in un viaggio emozionale, che rimarrà come un ricordo indelebile.
Abbiamo voluto imporre il nostro stile e il nostro gusto, anche in questo caffè pensato per il Louvre – ha aggiunto Ducasse sui social -. Abbiamo fatto ricerche, abbiamo lavorato, questo è un caffè che ha una storia. Il caffè firmato Alain Ducasse ha una storia, sono andato a trovare i produttori del Laos sulla riva del Mekong sull’altopiano di Bolovens, era al centro dell’ultima organizzazione comunista al mondo. Sono andato a Panama a vedere i miei caffè Geisha, che sono caffè rari che crescono su un vulcano, dove ogni notte c’è una nuvola che calma la temperatura, dà uno dei migliori caffè del mondo, ed è nella composizione del mio caffè d’autore”.
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