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Biologico, impennata delle vendite grazie a e-commerce e discount
05 Mag 2021 08:00

Crescono in un anno le vendite del biologico in Italia grazie all’e-commerce e ai discount, che fanno da traino. Nonostante un rallentamento, il comparto agroalimentare registra un aumento al valore tendenziale dello 0,9% nel primo trimestre 2021.

Biologico, impennata delle vendite grazie a e-commerce e discount

h-Alo, impatto ambientale

Foto di congerdesign da Pixabay

La crescita delle vendite del biologico è cominciata già un anno fa. A fare da traino nel settore sono l’e-commerce e i discount. Nel 2020 infatti l’e-commerce ha registrato un +150% in tutto l’anno. Oggi cresce ancora del +79%.  Secondo dati Nielsen, i discount hanno registrato un aumento del +10,5%. Con la crescita a valore tendenziale dello 0,9% nel primo trimestre del 2021, quindi, si consolida l’incremento dei consumi di un anno fa. Ricordiamo, infatti, che tra marzo e aprile 2020 si toccarono punte del +20%.

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A fornire i dati in un comunicato è Assobio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici e naturali. L’associazione precisa che “il taglio dell’Iva sull’ortofrutta bio e il credito d’imposta sui costi di certificazione sarebbero una marcia in più per il settore” ed esorta “ad investire su istruzione e ricerca”.

Il canale di Libero Servizio (100-399 mq) invece registra un calo delle vendite del -10,2%. Mentre il trend nel canale Iper+Super fa segnare un -1,4%. Per Assobio dunque restano le contraddizioni strutturali del mercato. “L’Italia vanta una delle maggiori quote nazionali di superficie agricola utilizzata a biologico in Europa – segue la nota – , con un 15,8%, ma la spesa pro capite (pre-Covid) è di 60 euro all’anno, contro i 144 in Germania, 174 in Francia, 338 in Svizzera e 344 in Danimarca (dati Fibl & Ifoam, 2021)”.

“Questo – spiega l’associazione – , nonostante il nostro sia il primo paese in Europa e secondo al mondo nell’esportazione di prodotti bio, con oltre 2,6 miliardi di euro, circa il 6% di tutto l’export agroalimentare nazionale”.

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“I dati dimostrano che il biologico non è una nicchia e il potenziale per un aumento dei consumi interni c’è – afferma Roberto Zanoni, presidente di Assobio -. Va comunicato il suo valore reale”. “Una reale transizione ecologica nello spirito europeo del Green Deal e del Recovery fund – si legge – , passerà solo da una maggiore consapevolezza nelle scelte alimentari dei consumatori, a favore di prodotti rispettosi dell’ambiente, della salute e del lavoro dell’uomo”.

Così Zanoni ribadisce che “l’Italia dovrà investire in istruzione, ricerca, digitalizzazione di filiera e sgravi fiscali ai produttori”, per questo, conclude “la strategia ‘Farm to fork‘ prevede infatti che tutti gli europei possano contare su alimenti sani, economicamente accessibili e sostenibili”.


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