Reinventarsi, per chi ha una storia e una tradizione alle spalle, è il compito più arduo che ci sia. Così è stato anche per Accursio Craparo, lo chef saccense e patron di Accursio Ristorante a Modica, riaperto al pubblico dal 12 giugno. Dopo l’emergenza Covid, lo chef 1 stella Michelin ha dovuto apportare una serie di modifiche e novità. Tra queste l’introduzione di un menu commestibile: al posto di una semplice plastificazione delle pagine, lo chef ha optato per stampa del menu su un’ostia col sale con profumo di agrumi.
“Quest’anno di cambiamenti abbiamo dovuto affrontarne parecchi, inediti, repentini e nessuno di noi aveva strumenti specifici per farlo – ha dichiarato lo chef spiegando la sua scelta eco – la nostra storia e il nostro stile, appunto, ci hanno aiutati a fare del nostro meglio. Tra le tante cose che abbiamo dovuto cambiare, riaprendo Accursio Ristorante, non ci sono stati solo gli spazi e un certo numero di abitudini: le regole ci hanno imposto di cambiare anche il menu, quel semplice supporto che per decenni ci è sembrato scontato portare all’ospite appena seduto per consentirgli di scegliere i suoi piatti è diventato un problema”.
No a menu digitali o Qr Code all’interno del locale. “Davvero la pandemia ci ha insegnato ad utilizzare ancora più plastica, ancora più chimica, per difenderci offendendo l’ambiente già offeso? O davvero, mentre in cucina scegliamo di perseguire l’innovazione attraverso la decrescita, il ritorno essenziale ad una nuova sintonia con le leggi di natura, il primo invito che possiamo fare ai nostri ospiti deve riguardare l’indispensabilità della tecnologia? ” si è chiesto lo chef.
“Il nostro percorso quest’anno inizia proprio da qui – ha concluso Craparo – dal semplice gesto del nutrirsi, rispettando la terra e predisponendoci ad assecondarla: un’ostia col sale con profumo di agrumi, da cui scegliere i propri piatti e con cui – subito dopo – incamminarsi nel viaggio del gusto”.
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