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Mystic Burger: da start up brianzola a brand consolidato in una manciata di anni.
07 Gen 2020 11:30

Era il 2013 quando Massimo Pasqual ed Andrea Marti si lanciarono in un progetto unico e originale; proporre un locale che mettesse al centro la carne, quella di qualità eccelsa, vera, nostrana, buona. Un locale a metà fra il ristorante e la paninoteca ma che non assomigliasse molto a nessuna delle due cose, niente offerta di menù completo ma solo piatti focalizzati sulla carne e su poche cose di contorno, ma nemmeno niente di quello che si trova spesso nei panini e cioè salse e salsine invasive, che spesso sovrastano anziché valorizzare le prerogative della ciccia, quella buona… insomma un progetto di rispetto per la materia quasi mistico.

Oltre alla carne, che inizialmente arrivava solo da allevamenti selezionati della loro Brianza, Massimo e Andrea hanno voluto che il pane fosse il degno coprotagonista della scena del loro Mystic Burger; tartina al latte, michetta, cereali, cipolle, crunchy mais, aromatizzato al caffè e bretzel le tipologie in abbinamento alle carni di Chianina, bovino di lessinia, fassona piemontese, wagyu di Kyoto Miyabi, pollo, maiale, culatello e qualche proposta con salmone e seitan.

La prima sede a Como decretò da subito il gradimento della clientela, alla quale sono piaciuti anche l’ambiente, accogliente, informale ma curato e con richiami allo street style con i nomi dei panini declinati in dialetto brianzolo.

Da li a poco il brand è cresciuto, rendendo merito all’ottimo lavoro svolto e si è arrivati all’apertura di altri due locali, uno a Carate Brianza (MB) e il successivo a Montorfano (CO), entrambi simili al primo ma con piccoli tocchi di personalità propria.

Per tutte le sedi l’offerta si è ampliata e, oltre alle carni di casa nostra, sono entrati nei menù anche tagli di carne pregiati provenienti da tutto il mondo come la Rubia Gallega, la Swami, la Sashi e la Mora del Baltico, con la possibilità per i clienti di scegliere le pezzature e i contorni, ricordando che il 95% degli ingredienti rimane italiano.

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L’offerta beverage è particolarmente curata; la carta dei vini propone oltre 80 etichette che abbracciano un mix tra piccole e grandi cantine, è presente una carta dei sake, mentre la selezione di superalcolici e la drink list “Mystology” sono firmate da Simone Maci, comasco di formazione classica “american bartending” condita da ispirazione ed esperienze londinesi.

Simone ha pensato ad una lista ad hoc, di moderata gradazione alcolica, per essere apprezzata sia come aperitivo che come tutto pasto: otto drink che si possono ordinare anche in formato bottiglia da 700ml, eventualmente anche da asporto, accompagnata da ghiaccio oshizaki marchiato.

Mystic Burger si affaccia al nuovo anno con soddisfazione e operosità, il brand viaggia anche su strada grazie ai due food-truck ed al nuovissimo beer-taxi inglese che cavalca e percorre gli eventi di tutta Italia ogni weekend.


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