Il Kimchi è al centro di una disputa tra Corea del Sud e Cina. Si tratta di un piatto che rientra nella tradizione coreana e di cui il Paese è molto orgoglioso, ma sembra che in Cina ce ne sia uno simile che ha portato ad una contesa sulla paternità. Per risolvere la questione, la Corea ha proposto di cambiare il nome alla pietanza, al di fuori dei confini nazionali il Kimchi dovrebbe essere chiamato xinqi.
Il Kimchi cambia nome, fuori dalla Corea sarà xinqi
Ogni regione è gelosa del proprio patrimonio gastronomico e quando la questione scavalca i confini addirittura della nazione, le cose possono ingigantirsi. Così si è acceso un dibattito tra Corea del Sud e Cina che rivendicano la paternità del Kimchi.
Si tratta di un super food coreano considerato tra i cinque cibi più salutari al mondo. Recenti studi, inoltre, lo indicano come ricco di proprietà antivirali.
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Il Kimchi è un procedimento che ha avuto una codifica internazionale nel 2001, quando la Fao l’ha inserito nel Codex Alimentarius. “Il Kimchi – afferma il direttore dell’Istituto Culturale Coreano Choong Suk Oh – non è solo il piatto più rappresentativo della Corea, ma rappresenta anche un forte momento di coesione sociale nella nostra cultura. Nel 2013 – sottolinea – è stato proprio il Kimjang, il procedimento con cui il Kimchi è prodotto, a diventare Patrimonio Immateriale dell’Unesco”.
Per la sua preparazione “ci vuole – dice la chef Koo Sun Young realizzatrice di video tutorial per conto dell’Istituto – solo molta pazienza, si usa principalmente il cavolo, ma anche melanzane, zucchine, cetriolo, ravanelli bianchi o foglie di tanti altri ortaggi”.
La querelle
Da dove nasce allora la querelle tra Sud Corea e Cina in merito al Kimchi? A quanto pare, secondo quanto riporta la CNN, parte tutto dal fatto che la Cina ha un piatto molto simile nella sua tradizione culinaria, il pao cai, che spesso viene spacciato per Kimchi.
Proprio per evitare equivoci, la Corea del Sud ha proposto di cambiare il nome del suo piatto tipico. Al di fuori dei confini della nazione, il Kimchi dovrebbe chiamarsi xinqi e anche i cinesi dovrebbero utilizzare questo nome. A deciderlo è stato il Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Corea del Sud. Un tentativo che risale già al 2013, ma anche allora si ebbero scarsi risultati. Chissà come finirà adesso la questione, intanto vi invitiamo a provare questa pietanza. In Italia, dal 16 aprile 2021, l’Istituto Culturale Coreano, facendo leva sulle proprietà benefiche di questo super food, ha proposto di imparare a preparare in Kimchi nelle cucine italiane.
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