Le regioni del Nord Italia sono state colpite, in questa estate 2021, da bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che hanno causato milioni di euro di danni a coltivazioni e strutture agrarie. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha devastato campi di mais, kiwi, vigneti, e ortaggi.
Maltempo, grandinate triplicate nell’estate 2021: danni per milioni di euro sulle coltivazioni
Lungo tutta la Penisola sono già 556 gli eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). L’organizzazione agricola sottolinea che “la caduta della grandine è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché si abbatte sulle colture prossime alla raccolta con danni irreversibili che fanno perdere un intero anno di lavoro “.
“Una vera calamità – sottolinea la Coldiretti – in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole con la raccolte in corso mentre ci si avvicina alla vendemmia”. In particolare, rileva Coldiretti, la grandine “è l’evento più dannoso perché, dove ha colpito, ha distrutto in pochi minuti il lavoro di un intero anno come ad esempio in provincia di Lecco dove coltivazioni di mais e ortaggi sono stati mitragliati dai chicchi dopo la tempesta di acqua, vento e ghiaccio”.
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In corso anche accertamenti sui tetti di stalle ed edifici colpiti dalle forti raffiche di vento. A essere colpito prima l’alto mantovano con danni a vigneti di Merlot, Cabernet e Chardonnay, ma anche a mais, kiwi, pomodoro flagellati dalla grandine e poi il biellese dove si è abbattuta una tromba d’aria.
Coldiretti segnala che “l’estate 2021 registra fino a oggi il maggior numero di tempeste di ghiaccio dell’ultimo decennio con un record negativo di 386 eventi con un aumento geometrico rispetto ai 31 del 2012 o ai 27 del 2015. L’organizzazione aggiunge che “l’incidenza diventa più marcata dal 2018 in poi quando si registrano 92 grandinate che nel 2019 raddoppiano (198), restano a livelli preoccupanti (120) nel 2020 per poi raggiungere il picco proprio quest’anno”.
L’organizzazione rileva inoltre che “l’arrivo del maltempo accompagnato dalla grandine mette a rischio la produzione nazionale di frutta estiva che quest’anno per causa del clima pazzo è stata praticamente dimezzata con cali che vanno dal 40% per le pesche e nettarine fino 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale. La Coldiretti stima un raccolto di pesche e nettarine di circa 722 milioni di chili mentre per le albicocche la produzione crolla a 154 milioni di chili”. L’organizzazione conclude che le conseguenze dei cambiamenti climatici hanno generato 14 miliardi di euro di danni in un decennio al settore agricolo.
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