La sostenibilità nell’agricoltura è un tema a cui si presta sempre maggiore attenzione. Lo sanno bene la Fao e l’Esa che hanno deciso di unire le forze per aiutare i Paese a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). E lo faranno grazie ad un protocollo che permetterà di migliorare l’osservazione della Terra per monitorare i sistemi agroalimentari.
Agricoltura sostenibile, Esa e Fao insieme per migliorare l’osservazione della Terra
Con il nuovo protocollo siglato da Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ed Esa (Agenzia spaziale europea) si potrà migliorare la sostenibilità nel mondo agricolo. Con una gestione più oculata dei dati provenienti dai satelliti per l’osservazione della Terra e il monitoraggio dei sistemi agroalimentari si potranno aiutare i Paesi a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Il nuovo accordo arriva alcuni giorni dopo che l’astronauta dell’Esa Thomas Pesquet è stato nominato Ambasciatore di buona volontà della Fao dal Direttore Generale della Fao QU Dongyu. Si rafforza così una partnership che mira a generare e condividere dati e informazioni.
“Il protocollo siglato da Máximo Torero capo economista della Fao, e Toni Tolker-Nielsen, direttore dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa – spiegano le due organizzazioni – apre la strada allo scambio di competenze e allo sviluppo di applicazioni in cui le immagini dei satelliti possono essere utilizzate per monitorare meglio i sistemi agroalimentari”.
Il nuovo protocollo copre aree che vanno dall’identificazione e la comprensione dei requisiti e delle sfide per l’utilizzo dei dati satellitari nel campo dell’alimentazione e dell’agricoltura, allo sviluppo di algoritmi, prodotti e applicazioni di osservazione della Terra innovativi che fanno pieno uso di funzionalità IT più recenti, come il cloud computing.
Nuovo modo di osservazione
“Questo accordo – afferma Máximo Torero – ci consentirà di sviluppare la capacità di produrre statistiche agricole in modo efficiente in termini di costi, colmare le lacune di dati e migliorare la qualità dei dati, nonché di aumentare il tasso di rendicontazione dei paesi “.
Secondo Toni Tolker-Nielsen dell’Esa “il valore dell’utilizzo dell’osservazione della Terra per aiutare a combattere i problemi del mondo reale è incommensurabile” così “uniremo l’esperienza e la conoscenza delle nostre due istituzioni per garantire che i dati dallo spazio siano utilizzati nel miglior modo possibile per raggiungere gli Sdg”.
La Fao non è nuova a progetti di questo genere. E’ già un partner strategico dell’iniziativa “50×2030”, per colmare il divario globale di dati agricoli trasformando i sistemi dei dati nazionali in 50 paesi in Africa, Asia, Medio Oriente e America Latina entro il 2030.
Grazie alle immagini provenienti dallo spazio e le informazioni derivanti da questa nuova collaborazione si cerca di aumentare l’efficienza e la tempestività di queste indagini statistiche nazionali. Su questi obiettivi, attraverso il progetto “Sen4Sat”, l’Esa collabora già con la Fao e gli uffici nazionali di statistica.
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