Impennata delle vendite per i prodotti a marca privata provenienti da agricoltura e allevamenti sostenibili. La crescita annua ha registrato un aumento del 12,3%, per un valore di 870 milioni di euro. I dati emergono dall’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino realizzato da Gs1 Italy, in collaborazione con Nielsen.
Prodotti da agricoltura e allevamenti sostenibili, boom delle vendite
Un cambiamento di rotta, frutto probabilmente di una rinnovata attenzione alla qualità dei prodotti. Al centro degli interessi dei consumatori ci sono sempre più spesso le origini e le filiere di produzione, con un occhio all’ambiente. Ecco, infatti, che i prodotto a marca privata segnalati come provenienti da agricoltura e allevamenti sostenibili hanno registrato un notevole aumento.
Lo studio ha riguardato le etichette di oltre 115 mila prodotti, alimentari e non, venduti in supermercati e ipermercati italiani e organizzati in quattro diversi panieri in base al tipo di claim presente sulle loro confezioni.
Complessivamente con il report emerge che, nell’arco di un anno, sono saliti a 6.407 i prodotti a private label sulle cui confezioni compare almeno un claim relativo al mondo della sostenibilità. In 12 mesi le loro vendite sono salite di +10,2%, arrivando a oltre 1,7 miliardi di euro.
Per quanto riguarda quelli di agricoltura sostenibile gli aumenti a valore più significativi sono stati ottenuti dal claim “senza antibiotici” (+198,9%). “Spinto – spiega una nota – da un effetto combinato d’incremento dell’assortimento (+54,8%) e del boom della domanda (+144,1%)”. Buoni risultati anche per i prodotti con “ingredienti 100% naturali” (+26,4%), con indicazioni di “filiera/tracciabilità” (+18,7%) e certificati biologici/Eu Organic (+10,1%). Un calo, invece, del -7,3% nelle vendite dei prodotti “senza Ogm”.
Sembra che i consumatori abbiano rivolto molta attenzione ai prodotti a marca commerciale che evidenziano in etichetta i loro valori legati al mondo della sostenibilità. Ecco perché il paniere più rilevante è quello costituito dai prodotti presentati come provenienti da agricoltura o allevamento sostenibili, con il 32,6% di incidenza sulle vendite totali delle private label “green”.
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